Roma, si torna sui banchi di scuola. Ma 8 edifici su 10 sono a rischio crollo

Roma, si torna sui banchi di scuola. Ma 8 edifici su 10 sono a rischio crollo
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Martedì 10 Settembre 2019, 05:00

La prima campanella sta per suonare. Ma per le scuole di Roma la situazione è tutt’altro che rosea. Nella Capitale otto edifici su dieci hanno problemi strutturali e di sicurezza, perché mancano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria: non c’è programmazione e si agisce sempre in emergenza. L’allarme arriva da più parti: Cgil e associazione nazionale Presidi del Lazio. A Roma ci sono 1600 edifici scolastici che ospitano 504 scuole tra asili nido, infanzia, elementari e medie gestite dal Comune e istituti superiori la cui competenza è di Roma Metropolitana.

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Alcuni edifici risalgono a fine 800, come i licei Albertelli e Cavour, la metà sono stati costruiti tra gli anni 20 e i 70: in sostanza sono vetusti. Eppure le criticità sono sempre le stesse: servono interventi su impianti elettrici non a norma, riscaldamento, intonaci e soffitti a rischio crollo, bagni non funzionanti. Ma servono anche lavori su maniglioni antincendio, scale, ascensori, barriere architettoniche. «Otto scuole su dieci non hanno il certificato di antisismicità e hanno bisogno di manutenzione - spiega Mario Rusconi presidente Anp Lazio - sappiamo gli errori delle giunte del passato, ma vorremmo impegno e programmazione». Che manca.

A marzo Rusconi chiese al Comune di stilare una mappa delle scuole con i problemi più urgenti e la lista dei lavori da realizzare, se possibile, entro settembre: tutto inutile. Ora i nodi giungono al pettine: i nuovi presidi - a Roma 107 quelli che hanno già preso servizio - hanno riscontrato situazioni al limite: a Casalotti alcuni edifici presentano gravi difficoltà strutturali, alla Borghesiana ci sono aule di scuola media improvvisate in container dove entra l’acqua quando piove, a Ostia un grosso ramo di pino rischia di cadere sui bambini nel cortile di un asilo nido in via Tagaste.
Altre criticità si registrano in tutta la periferia sud-est della città, da Tiburtina a Casilina. E mancano aule: a Ponte di Nona, nel plesso di piazza Muggia, 50 bambini devono studiare in sala mensa.

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a sindaca Raggi, in clamoroso ritardo, riceverà una lista con le scuole a rischio ma si continua ad agire con le proroghe. È il caso dell’appalto alla società Multiservizi per gestire il verde nelle scuole: iniziato prima del 2010, doveva durare 5 anni ma viene prorogato di sei mesi in sei mesi. E la qualità del servizio crolla e i lavori non si possono programmare. Anche Mario Guerci, segretario Fillea Cgil Roma e Lazio, si unisce all’allarme dei presidi: «C’è bisogno di manutenzione». E accusa: «Eppure il Comune ha 36 milioni stanziati dalla Regione che ancora non ha speso e ora rischia di perdere».
 

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