Manifestazione no Green pass. Due inchieste sulle devastazioni, oscurato dalla polizia il sito di Forza Nuova

I capi del movimento in carcere a Napoli. Sospesa la vicequestore no vax

Manifestazione no Green pass. Due inchieste sulle devastazioni, oscurato dalla polizia il sito di Forza Nuova
di Giammarco Oberto
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Martedì 12 Ottobre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:43

Si muove su due livelli l’inchiesta della procura sugli scontri di sabato nel cuore di Roma. Uno riguarda gli organizzatori del raid alla Cgil, l’altra sui teppisti che hanno partecipato alle azioni di violenza, in cui sono rimasti feriti 38 appartenenti alle forze dell’ordine. E mentre a piazzale Clodio è al lavoro il pool di magistrati che si occupa dei delitti contro la personalità dello Stato, coordinati dal procuratore Michele Prestipino, il faro della polizia si accende su Forza Nuova: ieri la polizia Postale ha eseguito un provvedimento di sequestro del sito del movimento neofascista. «Istigazione a delinquere aggravato dall’utilizzo di strumenti informatici o telematici», si legge nel dispositivo.

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Nel fascicolo sui “registi” degli scontri - a carico di Roberto Fiore e Giuliano Castellino di Forza Nuova, l’ex Nar Luigi Aronica, l’attivista Pamela Testa, il leader del movimento IoApro Biagio Passaro e Salvatore Lubrano - si ipotizzano reati di istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio, ma potrebbe aggiungersi l’associazione a delinquere.

Agli atti ci sono video e molte foto che ritraggono gli indagati sullo scalone d’ingresso della Cgil in corso d’Italia e in un caso anche un video all’interno della struttura fatto da Passaro nel corso di una diretta sui social. I sei sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale, a Napoli: il gip deve fissare gli interrogatori di garanzia, che potrebbe avvenire per delega o in videoconferenza.

Il secondo fascicolo riguarda i sei arrestati per resistenza e lesioni aggravate. Per due - Fabio Corradetti (figlio della compagna di Giuliano Castellino) e Iorio Pilosio - è stata confermata la custodia in carcere. Per Maurizio Bortolucci e Valerio Pellegrino i magistrati hanno invece deciso gli arresti domiciliari; per Gennaro Imperatore l’obbligo di firma tre volte alla settimana, mentre il divieto di dimora a Roma è stato ordinato per l’operaio di Agrigento Calogero Russello: è quello che ha tirato la pala ai giornalisti in via del Corso.

Intanto ieri è stata sospesa la vicequestore Alessandra Schilirò, la poliziotta no vax che aveva arringato la folla in piazza San Giovanni a Roma. Ieri ha scritto un post su facebook: «Come cittadina e come sindacalista, chiedo l’immediata punizione dei poliziotti che hanno picchiato i manifestanti senza alcuna provocazione». Il mondo alla rovescia.

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