Roma, due giorni di test gratuiti per rivelare la positività sia al Covid 19 che al virus dell'Epatite C. Ecco come prenotarsi in tempo

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di Mario Fabbroni
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Lunedì 21 Dicembre 2020, 21:49

Un test sierologico congiunto Covid19 - Epatite C, completamente gratuito. Sia martedì 22 dicembre che mercoledì 23 (dalle ore 9 alle 12), i cittadini di Roma e del Lazio potranno infatti sottoporsi gratuitamente al test sierologico congiunto che rivela la positività al Covid-19 e al virus dell’Epatite C. Lo screening si tiene  presso il laboratorio mobile collocato in piazza Pio XII, a Roma, promosso da AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato) e SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) con il patrocinio dell'Associazione Pazienti “EpaC Onlus”: un'iniziativa organizzata nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata Mondiale delle Epatiti”.

Si tratta di un ritorno nel Lazio, per portare a termine l’ultimo miglio verso lo screening nazionale gratuito di 17 milioni di cittadini che servirà ad eradicare l’Epatite C entro il 2030 in Italia. 

Le registrazioni per effettuare il test sierologico congiunto gratuito, si svolgeranno dalle ore 09:15 alle ore 12:00. Importante: dopo tale orario non sarà più possibile né prenotarsi né effettuare il test.

I fondi per realizzare il programma nazionale di screening sono finalmente una realtà: 71,5 milioni di euro per strutturare la campagna sono stati resi disponibili di recente dal Decreto Attuativo ex-post Decreto “Milleproroghe”, firmato dal Ministro della Salute.

 Nell’“ambulatorio mobile” il personale medico qualificato procederà ad effettuare gratuitamente i test sierologici congiunti per Covid-19 ed Epatite C a tutti i partecipanti alla tappa laziale del roadshow che, su base volontaria, vorranno effettuare tali test abbinati, ricevendone il risultato direttamente in loco e in forma anonima, entro 30 min.

Il Roadshow, organizzato dalla società di consulenza manageriale in ambito healthcare, MA Provider, con il contributo non condizionato di AbbVie, a partire dalla scorsa estate ha testato sul campo l’efficacia del test congiunto in tutta Italia, toccando Lazio, Lombardia e Campania.

Si è trattato di un primo progetto “pilota” interregionale di screening congiunto Covid-19/HCV, grazie al quale si è potuta sperimentare la validità di operare in maniera abbinata con l’esame diagnostico sui 2 virus, raccogliendo i primi dati statistici di riferimento ed individuando ulteriori sacche di sommerso del virus HCV in Italia, con il fine ultimo di raggiungere, l’obiettivo OMS di eliminazione – entro il 2030 - del virus Epatite C, nel nostro Paese.

“La pandemia da coronavirus, ha mostrato l’importanza che la prevenzione può rappresentare soprattutto per le malattie infettive e come gli screening rappresentino una strategia fondamentale per poter individuare le sacche di persone infette", dichiara Massimo Andreoni, Direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

 “Il RoadShow Interregionale può dunque rappresentare un modello meritevole di essere istituzionalizzato, quale esempio di sierologia congiunta che può  portare all’individuazione del sommerso HCV in Italia ed avviare i pazienti identificati alle terapie di ultima  generazione", afferma Salvatore Petta, Segretario generale dell'Associazione Italiana per lo Studio del Fegato.

“Questo progetto-pilota concretizza il Documento conclusivo dell’Indagine conoscitiva in materia di politiche di prevenzione ed eliminazione dell’Epatite C”, voluta dall’On. Michela Rostan e approvata all’unanimità in XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, lo scorso 11 giugno. Auspichiamo che si possa arrivare, anche a livello nazionale, ad un rapido avvio di una campagna di screening congiunto Covid-19/HCV anche in virtù della recente approvazione del decreto attuativo che mette a disposizione delle Regioni 71,5 milioni di euro per effettuare screening in specifiche fasce di popolazione”, sottolinea il Presidente di EpaC Onlus, Ivan Gardini.

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