Si presenta con buone carte, l’Italia, alla Fase 2 che comincia oggi. Ma la fase è delicatissima, perché i rischi che l’epidemia riparta ci sono. Conte lo ha ricordato una volta ancora, con un post su Facebook ieri sera: «Comincia la Fase 2 dell’emergenza, quella della convivenza con il virus. Sarà una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità - ha scritto il premier - oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore. Come mai prima, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani». «Serviranno la collaborazione, il senso civico e il rispetto delle regole da parte di tutti ha insistito Conte - non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni. Dovremo tutti insieme cambiare marcia al Paese».
Sarà un vero banco di prova, quello di oggi, per gli italiani.
Anche perché da oggi possono anche fare visita agli ormai famosi “congiunti”. Ieri una circolare inviata dal Viminale alle prefetture ha ampliato il concetto: la parola congiunti comprende «i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti». Quindi, anche fidanzati e fidanzate. La circolare dà dettagli anche sull’autocertificazione: si può usare il vecchio modulo. Per rispetto della privacy non devono essere indicate le generalità del “congiunto” dal quale si va in visita.