I guariti superano gli 80mila, decessi mai così bassi dal 10 marzo Conte: «Ora la Fase 2, il futuro dipende da noi»

I guariti superano gli 80mila, decessi mai così bassi dal 10 marzo Conte: «Ora la Fase 2, il futuro dipende da noi»
di Simone Pierini
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Lunedì 4 Maggio 2020, 06:00
Il giorno migliore dal 10 marzo ad oggi accompagna l’Italia nell’ingresso della Fase due. Da quel martedì di quasi due mesi fa non si registravano dati così bassi: 174 morti e 1.389 casi positivi in più in un giorno. E anche la soglia degli 80mila guariti è stata superata: con i 1740 di ieri la cifra totale sale a 81.654. Non solo: il numero di persone attualmente positive è sceso a 100mila, una flessione costante dal 19 aprile scorso, quando se ne contavano oltre 108mila.

Si presenta con buone carte, l’Italia, alla Fase 2 che comincia oggi. Ma la fase è delicatissima, perché i rischi che l’epidemia riparta ci sono. Conte lo ha ricordato una volta ancora, con un post su Facebook ieri sera: «Comincia la Fase 2 dell’emergenza, quella della convivenza con il virus. Sarà una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità - ha scritto il premier - oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore. Come mai prima, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani». «Serviranno la collaborazione, il senso civico e il rispetto delle regole da parte di tutti ha insistito Conte - non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni. Dovremo tutti insieme cambiare marcia al Paese».

Sarà un vero banco di prova, quello di oggi, per gli italiani.
Anche perché da oggi possono anche fare visita agli ormai famosi “congiunti”. Ieri una circolare inviata dal Viminale alle prefetture ha ampliato il concetto: la parola congiunti comprende «i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti». Quindi, anche fidanzati e fidanzate. La circolare dà dettagli anche sull’autocertificazione: si può usare il vecchio modulo. Per rispetto della privacy non devono essere indicate le generalità del “congiunto” dal quale si va in visita.
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