Festa della classe '96, giovane massacrato di botte nel parcheggio della discoteca: gli hanno fatto saltare i denti

La polizia sta cercando di chiarire i contorni dell'aggressione subita dal 23enne in fonderia
La polizia sta cercando di chiarire i contorni dell'aggressione subita dal 23enne in fonderia
di Alberto Beltrame
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Domenica 22 Dicembre 2019, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 13:57
 Preso a pugni e massacrato di botte fino a fargli saltare i denti nel parcheggio della discoteca. Un 23enne di Valdobbiadene è stato soccorso venerdì notte assieme ad un’amica in Fonderia dopo una serata passata in compagnia di alcuni coetanei scesi dalla Pedemontana in pullman per festeggiare, consuetudine mantenuta in alcuni paesi, le classi ‘96 e ‘99. 

«Sono stato aggredito da due persone, che hanno anche afferrato per i capelli la mia amica, ma dopo il pugno in faccio non ricordo più niente» ha raccontato il giovane ad amici e parenti ieri all’ospedale Ca’ Foncello, dove si trova tuttora ricoverato. Ha riportato la frattura di uno zigomo oltre a contusioni alla bocca, dalla quale sono saltati diversi denti. L’amica, sua coetanea, è stata dimessa ieri mattina ma, al momento, non sarebbe stata in grado di spiegare i contorni della vicenda, forse a anche a causa di qualche bicchiere di troppo bevuto durante la serata. Sul caso sono già al lavoro gli agenti della squadra mobile di Treviso.
LA SERATA
I due amici erano scesi da Valdobbiadene in pullman, assieme a un gruppo di coetanei. Dopo la cena per festeggiare le rispettive “annate”, il 23enne e la ragazza avevano deciso di rimanere in città, per andare a ballare. «Voi tornate pure, noi torneremo in taxi» avevano spiegato. Si erano fatti accompagnare in Fonderia e avevano salutato tutti. Stando a quanto ricostruito, entrambi avevano bevuto diversi drink, e verso le tre erano fuori dal locale che avevano scelto per concludere la serata. 
LE BOTTE
La ricostruzione di quanto accaduto a quel punto rimane frammentaria. Il 23enne, avrebbe cercato di rientrare nel locale ormai chiuso, per chiedere di fare una telefonata. Si sarebbe avvicinato a una porta, tentando di forzarla, e a quel punto sarebbe stato colpito con violenza da due persone. Tra le ipotesi c’è però anche quella di un apprezzamento rivolto all’amica da parte di uno sconosciuto, con il quale sarebbe scoppiato il battibecco. Quel che è certo è che il ragazzo si è trovato poco dopo a terra col volto sanguinante. «Aveva detto semplicemente che era caduto» testimonierà un cameriere sentito dai soccorritori. Una versione forse inizialmente fornita dal 23enne per paura di ulteriori ritorsioni, che in ospedale ha invece puntato il dito su due individui (tuttora da identificare), spiegando di essere stato brutalmente picchiato. Toccherà ora alla polizia, che ha già raccolto le prime testimonianze e che passerà al setaccio anche le immagini di videosorveglianza presenti in zona, fare chiarezza su tutta la vicenda.
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