Quattro Regioni a rischio zona rossa: quali sono e quando potrebbe scattare il lockdown

Quattro Regioni a rischio zona rossa: quali sono e quando potrebbe scattare il lockdown
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Novembre 2020, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 10:21

Nuove zone arancioni potrebbero essere in arrivo. Dopo la firma dell'ordinanza che ha visto passare altre 5 regioni in zona arancione e una in zona rossa, la situazione in Italia potrebbe cambiare di nuovo. Campania, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia sono le regioni finite nel mirino per poter passare a misure più restrittive.

Leggi anche > Lockdown, dal Governo arriva un "No": «Nuove strette da venerdì».

Brusaferro rassicura Conte sulle scuole

La segnalazione delle criticità arriva dall'Iss. L'Istituto superiore della sanità avrebbe, segnalato altre regioni in soglia 4, quindi nella soglia di massima allerta, ma per ora non sono stati presi provvedimenti. «Sulla base dell'ultimo monitoraggio - ha spiegato Brusaferro nel corso della conferenza - ci sono 4 regioni che vanno verso il rischio alto e nelle quali è opportuno anticipare le misure più restrittive». Le 4 regioni che, dai dati del monitoraggio, hanno una valutazione della probabilità di diffusione "moderata", ma sono collocate in uno scenario di tipo 4 sono:  Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Si è trattato solo di una segnalazione, per ora, dopo la firma del provvedimento del Ministro Speranza per queste regioni nulla è cambiato  nelle aree restano le norme anti-Covid più blande, ma le cose potrebbero anche cambiare prima del prossimo report ufficiale.

Intanto Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria sono passate in zona arancione, mentre la Provincia autonoma di Bolzano in zona rossa. Per le zone arancioni restano invariate le precedenti limitazioni a cui si aggiungono quelle di spostamento dal proprio Comune o dalla propria Regione se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Inoltre bar e ristoranti restano chiusi h24 con la sola possibilità dell'asporto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA