Zona arancione, quali Regioni rischiano. Incidenza stabile, Rt in calo: «Ma dati sottostimati»

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Tre Regioni rischiano di passare in arancione. Incidenza stabile, Rt in calo: «Ma i dati forse sono sottostimati»
Tre Regioni rischiano di passare in arancione. Incidenza stabile, Rt in calo: «Ma i dati forse sono sottostimati»
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Venerdì 21 Gennaio 2022, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 08:55

Covid in Italia, i dati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute relativi a questa settimana mostrano una piccola luce in fondo al tunnel: a un mese dall'inizio dell'ultima violenta ondata di contagi, l'incidenza settimanale nazionale sembra stabilizzarsi, mentre cala l'indice di trasmissibilità Rt. Ma secondo quanto fa sapere l'Istituto superiore di Sanità - scrive l'agenzia ANSA - i dati potrebbero essere non del tutto corretti.

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L'incidenza è pari a 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2022) rispetto a 1988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2022) della scorsa settimana.

Nel periodo 22 dicembre 2021 - 4 gennaio 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00 - 1,83), in calo rispetto alla settimana precedente, quando era pari a 1,56. Varie Regioni hanno però avuto problemi nell'invio dei dati e potrebbe esserci una sottostima. 

Stabile tasso occupazione terapia intensiva

Resta stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 20 gennaio) rispetto al 17,5% della rilevazione al 13 gennaio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 27,1% del 13 gennaio.

Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 vs 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% vs 13% la scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%).

Le Regioni che rischiano la zona arancione


Sono quattro le Regioni che superano le soglie dei parametri che aprono al passaggio dalla zona gialla a quella arancione: Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. La Valle d'Aosta dovrebbe evitare la zona rossa. Per il cambio di colore, da giallo ad arancione, occorre che l'occupazione dei posti letto Covid in terapia intensiva superi il 20%, per i ricoveri in area medica si superi la soglia del 30% e l'incidenza oltre 150 casi per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni.

L'Abruzzo è arrivato al 31% per l'area medica e al 22,2% per le terapie intensive e ha un'incidenza a 7 giorni di 1.978 casi per 100mila abitanti: il Piemonte è al 30% per i ricoveri, al 22,8% per le intensive e ha un'incidenza di 2.259 per 100mila negli ultimi 7 giorni; Il Friuli Venezia Giulia è al 33,6% per i ricoveri, al 22,9% per le rianimazioni e ha una incidenza 2.451 su 100mila, infine la Sicilia è al 33,6%, al 20,2% e ha una incidenza di 1.169 su 100mila.

La Valle d'Aosta è al 54,5% per le aree mediche ma si è fermata al 18% per le terapia intensive. Dovrebbe quindi evitare la temuta zona rossa. L'elenco dell'Italia in giallo è ad oggi molto lungo: Campania, Lombardia, Lazio, Toscana, Valle d'Aosta. Emilia Romagna, Liguria, Marche, Veneto, Calabria, province autonome di Trento e Bolzano. In zona bianca invece: Basilicata, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria.

I valori più alti nelle varie Regioni

È Bolzano che registra il valore più alto dell'incidenza in Italia, pari 3.468,7 (in crescita rispetto a 2.538 della scorsa settimana) a fronte del valore nazionale di 2.011, dato riferito al periodo 14-20 gennaio. Emerge nella scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale che l'ANSA ha potuto visionare. Segue Trento con 2.797,2 (in crescita rispetto a 2.715,9 della scorsa settimana e l'Emilia Romagna con 2.797,2 contro 2.783,7 di 7 giorni fa. Il valore più basso è in Sardegna con 594,6 anche questo in crescita rispetto a 553,7 della settimana precedente.

Il maggiore tasso di occupazione dei posti letto per pazienti Covid nei reparti di area medica si registra questa settimana in Valle d'Aosta (al 54,5%); seguono la Calabria (al 40,1%) e la Liguria (al 39,7%). La maggiore occupazione dei posti letto per pazienti Covid nelle terapie intensive si registra invece nella Marche (al 23,9%), seguita dal Friuli Venezia Giulia (al 22,9%) e dal Piemonte (al 22,8%). 

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