Reddito di cittadinanza, scoperta frode da 1,3 milioni: 164 denunciati tra cui un latitante

Tra le numerose irregolarità scoperte spuntano anche un latitante e un proprietario di oltre 30 immobili che percepivano regolarmente il sussidio

Reddito di cittadinanza, scoperta frode da 1,3 milioni: 164 denunciati tra cui un latitante
Reddito di cittadinanza, scoperta frode da 1,3 milioni: 164 denunciati tra cui un latitante
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Venerdì 19 Novembre 2021, 12:29

La Guardia di finanza di Caltanissetta ha scoperto una frode allo Stato da oltre 1,3 milioni di euro relativa al reddito di cittadinanza. Nell'ambito di un'attività di controllo, svolta assieme all'Inps, relativa ai beneficiari del sussidio sono state oltre 200 le posizioni irregolari individuate. 164 persone sono state denunciate alla Procura di Caltanissetta  con un danno da oltre 1,3 milioni di euro.

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Per le stesse è stato richiesto il sequestro preventivo e l’immediata segnalazione all’Inps per la decadenza nonché la conseguente revoca e restituzione del beneficio, evitando, in tal modo, che ulteriori 756mila euro indebitamente richiesti venissero riscossi da non aventi diritto.

Tra le numerose tipologie di irregolarità riscontrate dai finanzieri c'è il caso di alcuni dipendenti in nero di una pizzeria d’asporto, tutti percettori di Reddito di cittadinanza, o ancora quello di beneficiari che svolgevano l'attività di collaboratrice domestica o badante, per i cui datori di lavoro è scattata la contestazione delle sanzioni derivante dagli illeciti alla normativa sul lavoro. 

Non meno eclatante anche i casi di un latitante e di un cittadino nisseno, tra l’altro fruitore di patrocino a spese dello Stato, che è risultato proprietario di oltre 30 immobili non dichiarati, che percepivano il contributo erogato dall’Inps. «Altri beneficiari - spiegano dalla Guardia di finanza - hanno attestato dati falsi nelle autodichiarazioni rese con riguardo a disponibilità patrimoniali e reddituali, oppure hanno omesso l’indicazione di dati economici obbligatori, sia propri che di altri componenti del nucleo familiare. Alcuni di essi, tra l’altro, sono risultati assidui scommettitori su piattaforme di gioco online, omettendo di dichiarare le vincite conseguite».

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