«Sto bene, torno a casa presto», l'sms al papà da un numero sconosciuto: è giallo sulla morte del 21enne

«Sto bene, torno a casa presto», l'sms al papà da un numero sconosciuto: è giallo sulla morte del 21enne
«Sto bene, torno a casa presto», l'sms al papà da un numero sconosciuto: è giallo sulla morte del 21enne
di Alessandra Di Filippo
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Domenica 26 Luglio 2020, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:38
«Sto bene, torno a casa presto». Un sms arrivato alle 8,30 di mattina sul telefonino del padre e inviato da un numero sconosciuto è un elemento chiave su cui sono in corso accertamenti dei carabinieri della compagnia di Pescara sulla misteriosa morte di un ragazzo di 21 anni. Alessandro Di Nino è stato trivato agonizzante ieri intorno alle 6 del mattino, in una pozza  di sangue, in una stanza dell’hotel Holiday sul lungomare Cristoforo Colombo di Pescara. Sulle gambe, i profondi tagli provocati dai vetri di una finestra rotta. Ma non sarebbe questa, stando alla ricognizione cadaverica, la causa di un decesso che con il passare delle ore assume sempre più i contorni del giallo. Ad alimentarlo l'un sms arrivato due ore e mezzo dopo dopo sul telefonino del padre da un numero coperto con un  testo rassicurante quando invede il figlio era già in una stanza della rianimazione dell'ospedale di Pescara. Un indizio al vaglio del pm Rosangela Di Stefano.

Tanti i punti oscuri della vicenda, tanti gli interrogativi a cominciare da cosa ci facesse il ragazzo, che risiedeva a Pescara, si in una stanza d’albergo. Sotto torchio per gran parte della giornata di ieri, un amico di Roma, a cui quella camera dell’Holiday era intestata. Il giovane, sentito come persona informata dei fatti, si è mostrato abbastanza collaborativo, ma non ha ancora dissolto tutti i dubbi. Stando a quanto ricostruito sino a ora, venerdì sera i due, dopo aver preso possesso della stanza, prenotata per tre notti, erano usciti per tornare in albergo l’indomani mattina presto. Il romano però sarebbe nuovamente uscito per andare a comperare le sigarette e una volta tornato in stanza si sarebbe trovato davanti una scena raccapricciante. Il suo amico, in fin di vita e attorno a lui sangue ovunque. Sangue sulle lenzuola, sul pavimento e sulle pareti.

A terra, i vetri della finestra rotta, con cui il 21enne si sarebbe ferito. Perché, in quali circostanze e soprattutto cosa abbia provato poi il decesso, che sembra non riconducibile ai tagli sul corpo, non si sa ancora. Fondamentale a questo punto l’autopsia, che sarà effettuata domani dal medico legale Ildo Polidoro, il quale ha già effettuato gli esami tossicologici volti a capire se il giovane avesse assunto qualche sostanza. Non si esclude che dietro il decesso ci sia la droga così come non si esclude una morte per un’azione violenta in conseguenza di un altro reato. Oltre all’amico, sentiti gli altri clienti dell’hotel, il portiere di notte e i familiari per capire che vita conducesse il ragazzo. 
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