Raffaele Sollecito, 10 anni dopo l'omicidio di Meredith Kercher: «Ora per tutti sono solo l'ingegner Sollecito»

Dopo 10 anni dall'omicidio a Perugia della studentessa Meredith Kercher, parla Raffaele Sollecito
Dopo 10 anni dall'omicidio a Perugia della studentessa Meredith Kercher, parla Raffaele Sollecito
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Ottobre 2021, 20:52

«Oggi finalmente per tutti sono solo l'ingegner Sollecito e nessuno mi associa più alla vicenda» dichiara Raffaele Sollecito a dieci anni dalla sua assoluzione, insieme a quella di Amanda Knox, nel primo processo d'appello per l'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa uccisa a Perugia all'inizio del novembre 2007.

Leggi anche - Asti, muore a 13 anni soffocato nel divano letto: si è richiuso sopra di lui mentre dormiva

«Anche se per me - aggiunge Raffaele in una intervista all'ANSA - rimangono nell'anima le ferite per quello che ho subito». 

Era infatti la sera del 3 ottobre del 2011 quando la Corte d'assise d'appello dichiarò Sollecito, ingegnere informatico pugliese specializzato in realtà virtuale oggi trentasettenne, e Amanda Knox estranei al delitto di via della Pergola, per il quale entrambi si sono sempre dichiarati innocenti. Ribaltando la sentenza di primo grado che li aveva giudicati colpevoli e rimettendoli in libertà. Dopo un primo annullamento da parte della Cassazione di quella sentenza e una condanna a Firenze, per questioni procedurali, i due sono stati poi definitivamente assolti da una nuova pronuncia della Suprema Corte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA