Qualità della vita: Aosta al top per i bambini, Piacenza per i giovani. Male Foggia e Napoli, Roma ok solo per gli anziani

I dati dell'analisi del Sole 24 Ore: risultati diversi a seconda delle fasce d'età. Dopo il Covid risale la speranza di vita

Qualità della vita: Aosta al top per i bambini, Piacenza per i giovani. Male Foggia e Napoli, Roma ok solo per gli anziani
Qualità della vita: Aosta al top per i bambini, Piacenza per i giovani. Male Foggia e Napoli, Roma ok solo per gli anziani
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Lunedì 6 Giugno 2022, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Qualità della vita, l'analisi 2022 delle province italiane. Basata su 12 diversi parametri statistici e suddivisa per tre fasce d'età (bambini fino a 10 anni, giovani tra i 18 e i 35 anni, anziani con più di 65 anni), l'analisi del Sole 24 Ore è stata presentata al Festival dell'Economia di Trento. Con risultati piuttosto eterogenei in base all'età, ma con un grande successo per Aosta, specialmente per quanto riguarda i bambini.

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Qualità della vita, Aosta provincia top per i bambini

L'analisi della qualità della vita per i bambini si basa su vari criteri, come la percentuale di edifici solastici con mense, la presenza di pediatri, di asili nido e aree verdi attrezzate, oltre al tasso di fecondità e all'accesso allo sport per i minori. Per ogni parametro viene stabilito un punteggio e il calcolo finale tiene conto della media matematica. Con questo metodo, Aosta è la prima provincia d'Italia, seguita da Arezzo, Siena, Firenze e Udine.

Qualità della vita: male le grandi città per i bambini, crollo Napoli

Le grandi città, per quanto riguarda la qualità della vita dei bambini, vanno generalmente molto male. Milano si piazza in sessantesima posizione, Roma è all'83º posto, Napoli è l'ultima provincia d'Italia e fa peggio anche di Matera, Caltanissetta e Foggia. Nel capoluogo partenopeo influiscono, in modo negativo, soprattutto l'accessibilità delle scuole, lo stato degli edifici scolastici, la disponibilità di asili nido e gli spazi abitativi.

Qualità della vita, il Sud indietro per i bambini

Il trend generale, a livello nazionale, sembra migliorare rispetto all'analisi dello scorso anno. La media nazionale vede un netto miglioramento dei posti autorizzati negli asili nido (+5,5%) e del tasso di fecondità (+0,8%). Il Sud, però, resta indietro, nonostante alcuni indicatori positivi. «Sembra che il Sud non sappia stare al passo con le esigenze delle famiglie, soprattutto di quelle con bambini, nonostante si confermi il territorio più giovane e più prolifico in base ad alcuni indicatori demografici (come il tasso di fecondità o l’indice di dipendenza degli anziani)», spiegano gli autori dell'analisi.

Qualità della vita, Piacenza al top per i giovani

Per quanto riguarda i giovani nella fascia d'età 18-35 anni, Piacenza si laurea miglior provincia d'Italia.

Merito di indicatori quali l'età media del parto, la bassa disoccupazione giovanile, la presenza di aree sportive e servizi sul territorio come bar e discoteche. Molto bene l'Emilia-Romagna e il Nord in generale: seguono infatti Ferrara, Ravenna, Vercelli e Cremona, mentre nella top ten compaiono anche Forlì-Cesena e Modena.

Qualità della vita, male le grandi città per i giovani

Un trend negativo nella qualità della vita dei giovani si registra invece nelle città più grandi. Comprese quelle che ospitano un grande numero di atenei. Milano è solo 95ª, Roma è addirittura terzultima: peggio della Capitale, solo le province di Barletta-Andria-Trani e del Sud Sardegna. In quest'ultima provincia, come nelle altre classificate nelle ultime posizioni, pesano il basso quoziente di nuzialità, l'elevato gap degli affitti tra centro e periferia e il basso numero di aziende attive nell'e-commerce. Male anche altre città universitarie, come Padova (56ª), Perugia (65ª), Pavia (71ª), Pisa (86ª) e Venezia (102ª).

Qualità della vita, Cagliari al top per gli anziani

La qualità della vita degli anziani è stata invece calcolata sulla base di parametri come la speranza di vita, l'assistenza domiciliare, il consumo di farmaci e la presenza di medici specialisti e infermieri. In base a questi indici, Cagliari si distingue come miglior provincia d'Italia. Seguono Bolzano, Trento e Roma. Per gli anziani, la Capitale si dimostra una città decisamente migliore, così come Milano (in nona posizione).

Qualità della vita, per gli anziani male la Toscana

Tra le città che invece fanno peggio per la qualità della vita degli over 65, alle ultime tre posizione troviamo tre città della Toscana. Si tratta di Lucca, Massa-Carrara e Pistoia. Quest'ultima provincia, la peggiore d'Italia in base ai parametri dell'analisi, risulta penalizzata soprattutto per l'assistenza domiciliare, il consumo di farmaci antidepressivi e l'inquinamento acustico.

Speranza di vita, la rinascita della Lombardia

I trend più positivi per gli anziani d'Italia si registrano soprattutto in Lombardia. Aumenta in tutta Italia il numero di infermieri ogni 100mila abitanti, nonostante la spesa pubblica per l'assistenza domiciliare sia calata a livello nazionale del 10,1% in un anno. Aumenta la speranza di vita, con un'impennata notevole in alcune province lombarde (Bergamo, Lodi e Cremona) dove, a causa del Covid, in un anno era letteralmente crollata.

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