Putin, la minaccia: «Se Finlandia e Svezia nella Nato, riarmo nucleare»

Vladimir Putin
Vladimir Putin
di Alessandra Severini
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Venerdì 15 Aprile 2022, 08:13

L'espansione della Nato è quello che ha sempre temuto e ora la guerra scatenata in Ucraina potrebbe avere proprio questa fra le conseguenze. Gli Usa peraltro sono sempre più determinati e ieri Biden ha annunciato di essere pronto ad Andare a Kiev. La richiesta di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato e abbandonare la storica neutralità impensierisce il Cremlino.

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Uno stizzito Putin fa sapere che nell'eventualità la Russia rafforzerà i suoi confini occidentali piazzando armi nucleari nel Baltico. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medveved ha avvertito che se Helsinki e Stoccolma entreranno nell'Alleanza Altalantica la situazione politico-militare dell'intera area cambierebbe radicalmente e «non sarà più possibile parlare di status non nucleare del Baltico». Purtroppo quelle di Mosca non sono solo parole, mezzi pesanti e uomini sono stati inviati ai confini del nord. «Sarà necessario rafforzare il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea e schierare consistenti forze navali nel golfo di Finlandia» ha aggiunto Medveved.

Per spaventare ulteriormente l'Europa, lo zar combatte anche un'altra battaglia, quella delle fonti energetiche. E fa leva sul ricatto del gas. «Adesso non c'è possibilità di sostituire il gas russo in Europa» ha avvertito, sottolineando come i «tentativi di rinunciare alle fonti energetiche russe influenzeranno tutta l'economia globale».

Il destinatario principale del suo messaggio è l'Ue, mercato di riferimento per l'export russo di idrocarburi: «I paesi europei parlano di tagliare le forniture russe e così facendo destabilizzano il mercato e fanno salire i prezzi per i propri cittadini. Le forniture da altri paesi costeranno molto di più». Mosca starebbe pensando comunque di indirizzare il gas dall'Europa verso l'Asia e per questo avrebbe dato il via ai lavori di costruzione di nuovi gasdotti per portare petrolio e gas dalla Siberia agli affamati mercati del Sud e dell'Est, Cina e India soprattutto. In effetti la guerra Ucraina sta «influenzando pesantemente» la fiducia dell'Eurozona, come riconosce la stessa Bce, e il caro energia abbatte consumi e produzione. La Banca centrale europea, dopo il balzo dell'inflazione al 7,5% a marzo, ha annunciato di essere pronta «a qualsiasi azione necessaria per perseguire la stabilità dei prezzi» e tenere l'inflazione attorno al 2%.

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