Punta da un insetto, Elisabetta muore a 45 anni. L'ira dei parenti: «Quattro tamponi per il Covid, perché?»

Punta da un insetto, Elisabetta muore a 45 anni. L'ira dei parenti: «Quattro tamponi per il Covid, perché?»
Punta da un insetto, Elisabetta muore a 45 anni. L'ira dei parenti: «Quattro tamponi per il Covid, perché?»
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Venerdì 19 Giugno 2020, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 13:57
Portata in ospedale per la puntura di un insetto, è deceduta otto giorni dopo. È un giallo la morte di Elisabetta Semprecondio, 45 anni, avvenuta lo scorso 12 giugno all'ospedale Villa Sofia a Palermo dove era stata portata otto giorni prima: i familiari, assistiti dall'avvocato Giulio Bonanno, hanno presentato denuncia ai carabinieri e questi ultimi hanno sequestrato la cartella clinica. Oggi pomeriggio sarà eseguita l'autopsia.

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Lo scorso 28 maggio la donna era stata punta da un insetto e iniziò ad accusare gonfiori, vomito, diarrea ed ecchimosi diffuse sul corpo: secondo quanto riferito dai familiari, il 4 giugno è andata a Villa Sofia e al pronto soccorso le è stato assegnato il codice bianco, diventato giallo dopo diverse ore d'attesa. Ricoverata, la donna è stato posta in isolamento. Il 10 giugno i figli denunciano le presunte lesioni colpose subite dalla madre, con la quale comunicano tramite telefonino, con messaggi di testo e audio.

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La donna dice ai figli che le hanno hanno fatto quattro tamponi per il Covid, il cui esito è risultato negativo, e una visita ginecologica.
Il 12 giugno la paziente muore. «Mi devono spiegare - dice l'avvocato - cosa c'entra la puntura d'insetto con quattro tamponi Covid negativi e una visita ginecologica. La donna è stata monitorata per quattro giorni ed sarebbe morta per un'embolia al cervello. Ci sono diverse cose che dovranno essere chiarite». 
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