Protestava contro la chiusura per coronavirus, sedato in mezzo alla strada: a Chi l'ha Visto la telefonata choc quattro giorni dopo

Protestava contro la chiusura per coronavirus, sedato in mezzo alla strada: a chi l'ha Visto la telefonata choc quattro giorni dopo
Protestava contro la chiusura per coronavirus, sedato in mezzo alla strada: a chi l'ha Visto la telefonata choc quattro giorni dopo
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 23:21 - Ultimo aggiornamento: 23:23

Chi l'ha Visto? mostra il video che ha ripreso il momento in cui Dario Musso, 33enne di Ravanusa (in provincia di Agrigento), viene sedato in mezzo alla strada e sottoposto a Tso perché aveva violato le restrizioni e protestato contro la chiusura per il coronavirus. Urlava e aveva un megafono e le sue idee erano chiare a molti perché pubblicate sui social. «Perché questo trattamento? Esponenti della Lega hanno detto 'impiccatela' riferendosi a Silvia Romano», sottolinea la conduttrice Federica Sciarelli.

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Il filmato è stato ripreso da un balcone. Quello che più impressiona è l'audio della telefonata che Dario fa al fratello quattro giorni dopo essere portato in un reparto psichiatrico. Riesce a parlare a malapena. «La pandemia non esiste, uscite tutti di casa e levatevi le mascherine», aveva detto il 2 maggio scorso prima che le forze dell'ordine intervenissero per fermarlo. 



A denunciare l’accaduto sono stati i familiari di Dario Musso che hanno già attivato un legale. Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, è accusato di aver preso una decisione eccessiva nei confronti del giovane che, secondo la famiglia e gli avvocati, stava solamente esprimendo il proprio pensiero rispetto a questa situazione. Il Comune di Ravanusa sostiene che la decisione non sia stata eccessiva e dovuta alla sola opinione. 

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