Escort positiva al coronavirus, il sindaco di Modica: «C'è imbarazzo, chi chiama "chiede per un amico"»

Prostituta positiva al coronavirus, il sindaco di Modica: «C'è imbarazzo, chi chiama "chiede per un amico"»
Prostituta positiva al coronavirus, il sindaco di Modica: «C'è imbarazzo, chi chiama "chiede per un amico"»
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Lunedì 20 Luglio 2020, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 19:19

A Modica si cerca di mappare i contatti della prostituta peruviana risultata positiva al coronavirus, ma non è facile risalire ai clienti e ai familiari. Confessare gli incontri e 'svuotare il sacco' con le mogli è imbarazzante. Il sindaco Ignazio Abbate racconta a Open di telefonate in cui si parla per "un amico" presumibilmente per non ammettere i tradimenti in prima persona. Una situazione ardua per le autorità sanitarie e per tutta la comunità siciliana con soli 54mila abitanti.

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«C’è imbarazzo - spiega il sindaco - L’invito è quello di andare a sottoporsi subito al tampone presso l’Asp, dove verrà assicurata la massima riservatezza, o almeno un test sierologico in un laboratorio privato. Ma è importante che i clienti dell’escort lo facciano subito. Certo poi dovrebbero trovare la forza di dirlo alla famiglia».
Le chiamate che arrivano al primo cittadino solitamente cominciano così: «Sindaco buongiorno, un mio “amico” forse ha avuto un contatto con la prostituta positiva al coronavirus, lei sa come si chiama e quanti anni ha?».

I concittadini che si rivolgono al Comune temono di essere infettati e chiedono chiarimenti. L'escort è stata a Modica per due settimane e ha incontrato diversi uomini in una casa presa in affitto in centro. Della donna si sa ben poco, se non che ha circa 50 anni e che potrebbe aver usato un altro nome in città. Probabilmente ha fatto anche altre tappe. Al momento è ricoverata nell’ospedale di Foligno.

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