Don Roberto, il "prete degli ultimi" ucciso a coltellate da un senzatetto.
La diocesi: «Era un pezzo di pane»

Don Roberto, il "prete degli ultimi" ucciso a coltellate da un senzatetto La diocesi: «Era un pezzo di pane»
Don Roberto, il "prete degli ultimi" ucciso a coltellate da un senzatetto La diocesi: «Era un pezzo di pane»
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Martedì 15 Settembre 2020, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 11:40

Tragico omicidio nel centro di Como questa mattina alle 7 in piazza San Rocco: un prete, don Roberto Malgesini, 51 anni, è stato ucciso a coltellate da un immigrato che si è poi costituito ai carabinieri. L'omicida è un senzatetto di origini straniere con problemi psichici, si è appreso dalla diocesi di Como. Don Malgesini, nato a Morbegno e molto attivo in città nel volontariato, era conosciuto in città per il suo impegno a favore dei migranti e degli "ultimi" della città lariana. 

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L'omicidio è avvenuto a pochi passi dalla parrocchia a cui è stato assegnato il religioso. Don Roberto è stato trovato steso a terra, con una ferita da arma da taglio, nella salitina che porta alla chiesa, non lontano dalla fermata dalla fontanella dell’acqua. Inutili i soccorsi di ambulanze e automedica: i sanitari hanno soltanto potuto constatare il decesso. Il prete sarebbe stato colpito alla schiena da un senzatetto con problemi psichici mentre camminava in strada nei pressi della parrocchia di San Rocco, dove viveva.

Il vescovo Oscar Cantoni ha benedetto la salma di don Roberto prima che fosse portata via dagli addetti ai servizi funebri. Sul luogo del delitto, a pochi metri dall'ingresso della chiesa di san Rocco, si è formata una folla di fedeli, parrocchiani e immigrati. Molti non trattengono la commozione. «Dov'è il don? No, non può essere lui» dice un immigrato ad alta voce. Resta da chiarire la dinamica dell'omicidio e il movente sui quali indaga la polizia. 

CONOSCEVA IL KILLER Da una prima ricostruzione dell'omicidio don Roberto Malgesini stava iniziando il suo giro di distribuzione delle prime colazioni. Sotto casa, nella canonica di San Rocco c'è ancora la sua Panda grigia con tutto il necessario. Probabilmente il sacerdote ha trovato l'omicida ad aspettarlo: era una persona che don Roberto conosceva, un senza tetto al quale forniva assistenza e con il quale pare fosse anche in buoni rapporti. Resta da capire cosa sia successo tra i due, perché non vi sarebbero testimoni dell'aggressione.

Don Roberto è stato colpito da varie coltellate, quella letale al collo: il corpo era a una ventina di metri dall'auto, dove c'è un piccolo spiazzo in cui si trovano solitamente gli immigrati. Dopo avere ferito mortalmente il prete, l'omicida è andato a piedi a costituirsi alla caserma dei carabinieri, che dista circa 400 metri da San Rocco. Lungo il percorso vi sono gocce di sangue lasciate dall'omicida. 

 

 

CHI ERA DON ROBERTO L'uomo accoltellato a Como questa mattina, il valtellinese Don Roberto Malgesini, nella città era il prete degli ultimi. Non aveva una parrocchia, ma la sua pastorale era quella dell'assistenza ai bisognosi. Portava la colazione ai senzatetto e agli migranti e assisteva tutte le situazioni di marginalità. Viveva nella parrocchia di San Rocco, a pochi passi dal punto dove questa mattina è stato accoltellato. Il quartiere di san Rocco, all'ingresso della convalle di Como , con molte case vecchie, da tempo è abitato principalmente da immigrati. 

LA DIOCESI: "ERA UN PEZZO DI PANE" Don Roberto Malgesini, il sacerdote accoltellato questa mattina a Como era originario della provincia di Sondrio e coordinava dei volontari di Como che si occupavano, tra l'altro, di portare la colazione e i pasti ai migranti e ai senzatetto. «Curava la situazione di queste persone - spiegano dalla diocesi di Como all'Adnkronos - era un sacerdote volto al volontariato sociale e lo faceva nel miglior modo possibile, era un pezzo di pane». 

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