Preso in Francia uno dei due detenuti evasi ad Avellino: «È un radicalizzato»

L'uomo, con precedenti per droga e sospetto di essere radicalizzato, fermato a Metz. Ancora in fuga il 22enne con cui era evaso

Preso in Francia uno dei due detenuti evasi ad Avellino: «È un radicalizzato»
Preso in Francia uno dei due detenuti evasi ad Avellino: «È un radicalizzato»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Febbraio 2022, 10:19

Fuga finita per uno dei due detenuti evasi nello scorso gennaio dal carcere di Avellino. Hassin Kalifi, 40enne marocchino fuggito e sparito nel nulla lo scorso 11 gennaio, è stato arrestato a Metz, in Francia. Resta ancora latitante il 22enne romeno Florin Mocian, che era evaso insieme a lui.

Leggi anche > Milano, ragazze aggredite in piazza Duomo a Capodanno: arrestati due minori egiziani di 17 e 16 anni

Evaso da Avellino, l'arresto in Francia

A bloccarlo è stata ieri la Polizia Francese, allertata dalla DDA di Napoli che ha coordinato le indagini della Polizia Penitenziaria, dei Carabinieri di Avellino e del ROS. Kalifi è stato condannato a una pena passata in giudicato per traffico di stupefacenti ma soprattutto era segnalato come sospetto radicalizzato. Nei suoi confronti è stato emesso un mandato di arresto europeo per reati collegati alla droga emesso su richiesta della Procura di Trento sulla base di indagini della Squadra Mobile di Bolzano.

Evaso da Avellino: «Ora più uomini per le carceri»

«Ci congratuliamo con le forze dell'ordine e con la magistratura per l'arresto del detenuto marocchino fuggito ad Avellino ma ora è necessario dotare la Polizia Penitenziaria di più uomini».

Così Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio rispettivamente presidente nazionale e segretario regionale per la Campania dell' Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria commentano l'arresto di Hassin Kalifi, il detenuto di 40 anni evaso l'11 gennaio scorso dal carcere di Avellino. «Bisogna dotare la polizia penitenziaria di idonee risorse umane e strumentali, - aggiungono i due sindacalisti - e spiace sottolineare l'assordante silenzio in cui spesso vengono lasciati gli agenti che restano gli unici a pagare senza avere nessuna colpa sullo stato di sicurezza delle carceri. Come sindacato - concludono Moretti e Auricchio - abbiamo denunciato da tempo la mancanza di organico: mancano 6mila agenti su scala nazionale, di cui 600 solo in Campania».

© RIPRODUZIONE RISERVATA