Ponte Morandi, il Comitato delle vittime escluso dalle parti civili nel processo

La decisione del gup, altri comitati e associazioni esclusi

Ponte Morandi, il Comitato delle vittime escluso dalle parti civili nel processo
Ponte Morandi, il Comitato delle vittime escluso dalle parti civili nel processo
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Novembre 2021, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 19:33

Il Comitato delle vittime del Ponte Morandi escluso dalle parti civili nel processo per il crollo del viadotto di Genova, avvenuto il 14 agosto 2018. La decisione, nel corso dell'udienza preliminare, è stata annunciata dallo stesso gup, Paola Faggioni.

Leggi anche > Prof 90enne trova la casa occupata: a Storie Italiane le immagini di mobili e libri buttati. «I ricordi di una vita»

L'udienza è ancora in corso. Per il giudice il comitato delle vittime, che riunisce gran parte dei familiari, non può essere ammesso come parte civile per «carenza di legittimazione visto che è stato costituito dopo i fatti». Il gup sta escludendo gran parte delle associazioni che hanno chiesto di costituirsi parte civile.

«Ovviamente siamo molto dispiaciuti per questa decisione, speravamo nell'accettazione anche alla luce delle precedenti sentenze. Questo non rallenta di una virgola la nostra azione collegiale. Ovviamente agiremo nell'interesse comune anche come singoli parenti». Lo dichiara Egle Possetti presidente del Comitato ricordo vittime Ponte Morandi, in merito alla decisione del gup di escludere il comitato dalle parti civili nel corso dell'udienza preliminare in corso a Genova.

 «Pensiamo - sottolinea poi Possetti - che questa norma di legge nel caso della costituzione di comitati dei parenti costituiti ovviamente 'post' debba essere modificata perché non ha nessuna logica. È impossibile che uno si costituisca come comitato prima del reato». «L'ultima cosa che pensiamo è sciogliere il comitato.

Le parti singole che saranno nel processo lavoreranno per tutti, perché lo spirito è sempre stato quello - chiarisce anche -. Anche la nostra famiglia che ha un perito sta lavorando per tutti perché il lavoro che fa va a beneficio di tutti». «Abbiamo - conclude Possetti - un incontro il due dicembre in Prefettura per sollecitare il nostro disegno di legge (a favore delle vittime di incuria) che giace addormentato in Parlamento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA