Piano Estate: Caos finanziamenti post Covid: esclusi quattro istituti su dieci

Piano Estate: Caos finanziamenti post Covid: esclusi quattro istituti su dieci
Piano Estate: Caos finanziamenti post Covid: esclusi quattro istituti su dieci
di Lorena Loiacono
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Venerdì 11 Giugno 2021, 08:03

Ultima settimana di scuola, poi per gli studenti inizieranno le vacanze e dovrebbe partire il “Piano estate”. Ma non per tutti. La fine delle lezioni, scaglionata di regione in regione, si è chiusa ieri con l’ultima campanella in Piemonte, Puglia e Sardegna, Basilicata e Campania.

Le scuole non chiuderanno del tutto: con il “Piano estate” dovrebbero infatti partire corsi e attività ludiche o di laboratori negli istituti, con l’obiettivo di aiutare i ragazzi a socializzare dopo il lockdown.


Il Ministero dell’Istruzione ha stanziato 510 milioni: 150 provengono dal decreto Sostegni e verranno suddivisi per tutte le scuole, in base a criteri standard come il numero degli studenti iscritti, con una media di 18mila euro a scuola, 320 arrivano dai Pon per la scuola e 40 dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. Gli istituti hanno fatto richiesta per i Pon, presentando dei progetti e i fondi possono essere spesi fino alla fine del prossimo anno scolastico, giugno 2022.

Evidentemente le scuole ne hanno un gran bisogno visto che hanno partecipato in 5888, tanto che ora non ci sono risorse per tutti.

E sono tante le scuole rimaste escluse e le famiglie deluse. 


Nel Lazio sono state presentate 468 domande ma ne sono state accettate solo 175, neanche 4 su 10. In Lombardia su 747 domande ne sono state accolte solo 207, poco più di una su quattro. In Veneto, delle 387 che ne hanno fatto richiesta, ne verranno accontentate 142, poco più di una su tre. In Toscana verranno finanziate 148 scuole delle 363 candidate, 4 su 10. Mentre in altre regioni, come Campania, Calabria e Sardegna, sono state accolte tutte le domande perché il bando dava priorità alle regioni del Sud. 


Ma tutte le altre cosa faranno? Gli enti locali non possono finanziare aperture straordinarie: basti pensare che il Comune di Roma è riuscito a lasciare aperte solo 20 scuole, con uno sforzo enorme visto che sono 4 in più rispetto allo scorso anno. E così le famiglie dovranno cercare centri estivi privati ma sarà un salasso: costano anche 100-150 euro a settimana.
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