Trieste, anziana derubata della pensione e ridotta alla fame da moglie e marito truffatori

Trieste, anziana derubata della pensione e ridotta alla fame da moglie e marito truffatori
Trieste, anziana derubata della pensione e ridotta alla fame da moglie e marito truffatori
di E.B.
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Venerdì 2 Agosto 2019, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 21:39

Ridotta a patire la fame perchè costretta a riscuotere la pensione e consegnarla ai ladri truffatori a Trieste. Un vero e proprio incubo quello vissuto da una donna ottantenne, vittima di furto pluriaggravato. La Polizia locale ha infatti arrestato Laura Grego, 30enne, sorpresa in flagranza di reato. Assieme a lei, è stato denunciato il marito - Giuliano Scarpa di 36 anni. Il caso è scaturito da una segnalazione fatta ai primi di luglio dall'Asuits al comando della Polizia locale: si riferiva di una probabile sparizione delle rate della pensione di una 80enne, costretta a rivolgersi costantemente ai servizi di assistenza socio-sanitaria per ottenere un sussidio con cui sfamarsi. Da qui il dubbio che qualcuno le sottraesse il denaro in maniera indebita. Qualcuno di cui l'anziana si fidava. Immediatamente sono scattate le indagini: gli agenti sono partiti dall'acquisizione delle tracce video delle telecamere di sicurezza della banca dove la donna era solita a fare i prelievi. Le immagini immortalavano con chiarezza il volto di una giovane che accompagnava la vittima allo sportello.

Alcune sue caratteristiche fisiche - un piccolo tatuaggio sul dorso della mano - hanno portato gli investigatori in brevissimo tempo a identificare la ladra. Dunque gli agenti sono passati al monitoraggio costante dei movimenti e delle frequentazioni della 30enne, in attesa che la stessa ricontattasse la vittima per il successivo prelievo bancario. Il primo di agosto, giorno di accredito della pensione, la Greco e l'anziana sin dalla mattinata sono state "agganciate" e pedinate da personale in borghese sin dentro la banca. Osservate attentamente le fasi del prelievo e intercettati i dialoghi, le due si sono separate. La vittima, a fronte di un prelievo di circa 800 euro, è risultata in realtà in possesso di pochi spiccioli. Gli agenti hanno dunque perquisito la residenza della 30enne giungendo al rinvenimento delle banconote. Nell'abitazione c'era il marito, ristretto ai domiciliari, denunciato per il ruolo concorsuale nel delitto. 
 

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