Pizza, pasta, dolci, cioccolato, salumi, snack e surgelati. Forzati in casa dalle misure di contenimento della pandemia, tra lockdown prima, e, per molti, zona rossa oggi, gli italiani sembrano aver dimenticato la dieta mediterranea e hanno ceduto a più di una tentazione. E, soprattutto, a più di una consolazione, affogando ansie, preoccupazioni o più semplicemente noia, nel cibo. Sono i numeri a dirlo. A partire da quelli segnati dall’ago della bilancia.
Stando a un’analisi Coldiretti su dati Crea, il 44% degli italiani è ingrassato durante la pandemia.
A fare i conti di quei brindisi sono i dati dell’Iias (Istituto italiano alimenti surgelati), che ha riscontrato un salto nei consumi del +21,5% per gli snack salati, del 12,5% per la pizza e del 12% per le patatine fritte. Poi, dolci, biscotti, merende, salumi, spezzafame di ogni tipo. E attenzione, questo nella quotidianità. Le tentazioni aumentano durante le feste. Anche i cedimenti. In media, gli italiani a tavola durante le festività prendono due chili, che sommati a quelli da lockdown, rendono ancora più difficile tornare in forma.
L’allerta sale in vista della Pasqua. Lo scorso anno, a marzo, i consumi di cioccolato sono saliti vertiginosamente, con +21,9%. Il picco poggia su una base importante. Stando alle stime, ogni italiano consuma più di quattro chili di cioccolato l’anno, sostanzialmente circa undici grammi al giorno. In situazioni normali. E così, tra pranzi e cene, merende e spuntini, la pandemia fa sentire il suo peso anche sulla bilancia. Letteralmente.