Pasta ma non solo, gli italiani in lockdown si buttano sul cibo. E mettono su due chili

Pasta ma non solo, gli italiani in lockdown si buttano sul cibo. E mettono su due chili
di Valeria Arnaldi
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Giovedì 25 Marzo 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:05

Pizza, pasta, dolci, cioccolato, salumi, snack e surgelati. Forzati in casa dalle misure di contenimento della pandemia, tra lockdown prima, e, per molti, zona rossa oggi, gli italiani sembrano aver dimenticato la dieta mediterranea e hanno ceduto a più di una tentazione. E, soprattutto, a più di una consolazione, affogando ansie, preoccupazioni o più semplicemente noia, nel cibo. Sono i numeri a dirlo. A partire da quelli segnati dall’ago della bilancia.

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Stando a un’analisi Coldiretti su dati Crea, il 44% degli italiani è ingrassato durante la pandemia.

E in base alle stime, in media, nel lockdown ha preso due chili in più. Non è difficile capire perché. Secondo l’Unione Italiana Food, nell’ultimo mese le vendite di pasta sono aumentate dell’11% a volume, passando, a settimana, dai 13,1 milioni di chili di febbraio ai 14,6 milioni di chili degli ultimi 15 giorni. Non solo però. A crescere sono anche i numeri della farina: Coldiretti registra un aumento del 38%. Senza contare i “vizi” da lockdown, che ora, in zona rossa, suonano quasi come minacciose stime. Coldiretti nel periodo di chiusura della scorsa primavera ha riscontrato una crescita del 150% di farine e semole, nonché del 14% per pane, cracker e grissini. E ancora, del 38% per impasti base e pizze, del 24% primi piatti pronti. Senza trascurare l’olio, salito del 37%, in particolare per le fritture. Incrementi importanti anche nel comparto surgelati. L’elenco degli “extra” che gli italiani si sono concessi è lungo e articolato. Largo a tutti gli stuzzichini da aperitivo, appuntamento cui il 51% dei connazionali non ha mai rinunciato, neppure in lockdown, spostandolo, come si è visto, in casa, magari in video collegamento con gli amici.

A fare i conti di quei brindisi sono i dati dell’Iias (Istituto italiano alimenti surgelati), che ha riscontrato un salto nei consumi del +21,5% per gli snack salati, del 12,5% per la pizza e del 12% per le patatine fritte. Poi, dolci, biscotti, merende, salumi, spezzafame di ogni tipo. E attenzione, questo nella quotidianità. Le tentazioni aumentano durante le feste. Anche i cedimenti. In media, gli italiani a tavola durante le festività prendono due chili, che sommati a quelli da lockdown, rendono ancora più difficile tornare in forma.

L’allerta sale in vista della Pasqua. Lo scorso anno, a marzo, i consumi di cioccolato sono saliti vertiginosamente, con +21,9%. Il picco poggia su una base importante. Stando alle stime, ogni italiano consuma più di quattro chili di cioccolato l’anno, sostanzialmente circa undici grammi al giorno. In situazioni normali. E così, tra pranzi e cene, merende e spuntini, la pandemia fa sentire il suo peso anche sulla bilancia. Letteralmente.

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