Palermo, la denuncia di Selvaggia Lucarelli: mille bare abbandonate sotto un tendone da oltre un anno «Un’immagine che sa di orrore e sconfitta»

Palermo, la denuncia di Selvaggia Lucarelli per le bare accatastate: «Un’immagine che sa di orrore e sconfitta»
​Palermo, la denuncia di Selvaggia Lucarelli per le bare accatastate: «Un’immagine che sa di orrore e sconfitta»
di Ida Di Grazia
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Domenica 29 Agosto 2021, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 14:55

​Palermo, la denuncia di Selvaggia Lucarelli per le bare abbandonate sotto un tendone: «Un’immagine che sa di orrore e sconfitta». La giornalista posta un video del cimitero dei Rotoli dove ci sono 920 bare incustodite in attesa di sepoltura da oltre un anno.

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Dopo aver denunciato l'emergenza rifiuti a Noto, Selvaggia Lucarelli torna a occuparsi di un nuovo scandalo siciliano. La giornalista, che si trovava in vacanza sull'isola, ha fatto tappa a Palermo e dopo averne decantato le bellezze ha postato su Instagram un video denuncia sul cimitero di Santa Maria dei Rotoli.

«Quasi 1.000 bare (920 per la precisione ndr.) - scrive la Lucarelli - giacciono nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli parcheggiate  sotto un tendone da festival della birra da più di un anno. Ci sono bare, anche di bambini, che aspettano la sepoltura dagli inizi del 2020. Ne avevo letto, sono andata a vedere. Dopo alcuni video e articoli di denuncia credevo che qualcosa si fosse mosso. E invece non solo non si è mosso nulla, ma la situazione è peggiorata. La distesa di bare, sotto il sole cocente di fine agosto, nel viale centrale del cimitero è un’immagine che sa di orrore e sconfitta».

La Lucarelli è entrata all'interno di questo grande capannone dove le bare sono incustodite da oltre un anno: «Entrare lì dentro mi ha lasciata incredula. C’è un odore indefinibile, un odore che devo contenere con una doppia mascherina e un lembo del vestito sul naso. Le bare sono sporche, circondate da fiori volati via, perdono liquidi che fuoriescono e macchiano l’asfalto, scivolano sotto le altre bare. Qualcuna è avvolta dalla plastica per trattenere lo scempio. Non posso credere a quello che vedo. E non esiste giustificazione. La burocrazia, la mancanza di spazio, le lungaggini. Il direttore del cimitero che a maggio è cambiato (ma almeno pulire lì dentro? Disinfettare?), l’impianto di areazione che doveva arrivare (che fine ha fatto?), i cassoni di zinco che secondo il sindaco Orlando dovevano arrivare pure loro e così via.Cosa deve succedere perché si metta fine a questo scempio?
Serve la regione? Serve lo stato? L’esercito? Orlando, Musumeci, Draghi. Qualcuno si muova, perchè questa volta non saranno le ossa di Santa Rosalia a fermare lo scempio. I cimiteri dovrebbero custodire la morte, non averne l’odore
».

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