Maxi risarcimento per i figli del vigile del fuoco morto nel 1979 durante un'operazione di soccorso. L'uomo stava rientrando nella caserma dei Vigili del fuoco di Palermo, ma, per un guasto al mezzo sul quale viaggiava, è precipitato in un burrone, perdendo la vita. I figli hanno avanzato al Ministero la richiesta di riconoscimento di familiari di vittima del dovere, ma hanno ottenuto un rigetto proprio perché l'operazione di soccorso, a loro dire, era terminata. Gli eredi del pompiere però non si sono arresi. Seguiti dallo studio legale Leone-Fell & C. hanno presentato un ricorso al giudice del lavoro di Palermo, ottenendo dopo 42 anni il riconoscimento dello status di vittima del dovere e i relativi bonus previsti dalla normativa vigente per un totale di un milione e 300 mila euro.
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L'ex capo squadra, nel 1979, era stato inviato sulla SS13 per soccorrere alcuni suoi colleghi rimasti bloccati in panne.