Operazione anti terrorismo Isis: 29 perquisizioni in più città, collegamenti sospetti e materiale di propaganda

Sono emerse 29 persone coinvolte nell'operazione mirata ad accertare il reato di associazione per terrorismo internazionale.

Nell'operazione anti Isis sono state perquisite 29 città italiane e trovate persone coinvolte nella propaganda tramite il dark web
Nell'operazione anti Isis sono state perquisite 29 città italiane e trovate persone coinvolte nella propaganda tramite il dark web
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Sabato 28 Maggio 2022, 12:13

Svolta nelle indagini sulla prevenzione del terrorismo nel dark web. Dopo una serie di controlli avviati dalla Procura distrettuale di Roma, sono 29 le persone coinvolte nell'operazione mirata ad accertare il reato di associazione per terrorismo internazionale. I loro profli erano già emersi in altre indagini simili, per cui non sono volti nuovi alle forze dell'ordine. L'inchiesta ha avuto inizio oltre un anno fa in seguito alla segnalazione, acquisita dall'antiterrorismo della polizia di Stato e dal Ros attraverso il Federal bureau investigation statunitense, dell'esistenza di un sito di propaganda dell'organizzazione terroristica Isis a cui potevano aver accedere internauti presenti in Italia.

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Roma, Milano, Torino, Ancona, Bergamo, Padova, Verona, Rovigo, Vercelli, Bologna, Cesena, Rimini, Latina, Arezzo, Foggia, Reggio Calabria, Ragusa, Trapani e Caltanissetta: sono queste le città perquisite, in cui sono stati sequestrati numerosi device oltre a materiale informatico, su cui proseguono gli approfondimenti delle Digos e del Ros.

Le indagini si sono concentrate su un elenco di circa 2000 indirizzi Ip riconducibili ai visitatori del sito e che secondo gli inquirenti sono verosimilmente geolocalizzati in Italia perchè associati a provider nazionali.

Incrociando i dati acquisiti dalle compagnie telefoniche con le operazioni virtuali, tra cui il download di materiali di propaganda terroristica, è stato possibile individuare utenti reali, localizzati in Italia, che a quel punto sono stati sottoposti a verifiche anagrafiche, servizi di osservazione e pedinamento. 

Sebbene il sito sia stato rimosso e traferito in un nuovo spazio virtuale, come avviene spesso sul dark web, attraverso un lunao e attenta ricerca, gli investigatori sono riusciti a ricostruire dettagliatamente i contenuti della webpage. Tra il materiale rilevato, consultato quasi quotidianamente e scaricato dagli utenti oggi perquisiti, ci sono video e immagini di propaganda dell'organizzazione terroristica stato islamico, raccolte della rivista Al Naba, apparato ufficiale di Daesh, comunicati dell'agenzia di stampa Amaq, organo di diffusione delle principali operazioni di Isis nel mondo, audio della casa mediatica Al Furqan e della radioemittente ufficiale di Is Al Bayan, manuali di tecniche di combattimento e auto-addestramento, oltre a file multimediali contenenti la storiografia del Califfato. 

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