I presidi non ci stanno. Troppo restrittivo il vincolo di almeno il 75% di lezioni di casa per le scuole superiori imposto dal nuovo Dpcm anti-Covid firmato nella notte dal premier Giuseppe Conte. Una misura che, sottolineano, lede l'autonomia degli istituti.
«Non si può imporre alle scuole qualcosa che sono i dirigenti di istituto a dover decidere. L'autonomia scolastica è in pieno vigore ed è tutelata dalla Costituzione, e serve a far sì che ogni scuola offra un'offerta formativa calibrata sulle diverse esigenze del territorio», spiega il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. «Imporre vincoli nazionali e regionali contravviene al principio legale - aggiunge - perché quello che si decide in una grande città non va bene per i piccoli centri, le periferie o i centri rurali».
«Pensiamo ai ragazzi che frequentano istituti tecnici: il 50% di loro frequenta laboratori e se si dovesse avverare una didattica superiore al 75% il contenuto del loro diploma si svilirà», aggiunge Giannelli.