Crotone, paziente muore: dottoressa aggredita con un cacciavite, salvata da un extracomunitario. «Grazie Mustafa»

Il paziente muore, parente aggredisce la dottoressa con un cacciavite: salvata da un extracomunitario
Il paziente muore, parente aggredisce la dottoressa con un cacciavite: salvata da un extracomunitario
di Simone Pierini
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Martedì 4 Dicembre 2018, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 07:17

Maria Carmela "Nuccia" Calindro, dottoressa dell'ospedale civile «San Giovanni di Dio» di Crotone è stata aggredita e ferita, mentre stava lasciando il presidio al termine del turno di lavoro, da un cittadino che l'ha colpita al collo con un cacciaviteSe l'è cavata con una prognosi di trenta giorni, ma ha rischiato di morire, la dottoressa di 56 anni aggredita da un disoccupato cinquantenne, Luigi Amoruso, che l'ha colpita ripetutamente con un cacciavite. Amoruso attribuiva alla dottoressa Calindro la responsabilità della morte della madre, avvenuta lo scorso anno a causa di un carcinoma nel reparto di Medicina generale del nosocomio, che é quello in cui svolge servizio la professionista aggredita.



La professionista, che presta servizio nel reparto di Medicina, è stata ricoverata  in codice rosso e sottoposta a intervento chirurgico nello stesso ospedale, ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto é emerso dalle prime indagini, sembra che l'aggressore accusasse la dottoressa per la morte della madre.

Nel momento dell'aggressione a proteggere il medico è stato un venditore ambulante extracomunitario, di nome Mustafà, il cui intervento è valso a scongiurare conseguenze più gravi. L'aggressore è stato bloccato dalla Polizia di Stato e si trova adesso nella Questura di Crotone. 

«Ho sentito gridare la dottoressa e allora mi sono avvicinato. Ho visto che la colpiva con un cacciavite allo stomaco, la voleva ammazzare. Mi sono avvicinato e l'ho buttato giù, poi è scappato e l'ho inseguito fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto. A quel punto l'ho tenuto fermo fino a quando non è arrivata la polizia». Così il venditore ambulante marocchino Mustafa Al Aoudi racconta come ha salvato la vita alla dottoressa aggredita davanti all'ospedale di Crotone.

E' ricoverata con una prognosi di trenta giorni la dottoressa aggredita. La professionista ha subito ferite al collo, alla testa e all'addome. La dottoressa é stata sentita dal sostituto procuratore di Crotone Alfredo Manca, che conduce l'inchiesta avviata sull'aggressione. Col magistrato c'era il dirigente della Digos della Questura di Crotone, Francesco Meduri.

Maria Carmela Calindro poi ha scritto un messaggio su quanto é accaduto. «Ringrazio - ha scritto la dottoressa - la magistratura, la polizia e l'ambulante che è intervenuto in mio soccorso. La polizia è stata tempestiva e impeccabile». Il legale della professionista, Francesco Verri, ha detto che «si é trattato di un gesto di una gravità inaudita che ha colpito una donna, una dottoressa e l'intera categoria dei medici. L'aggressione è stata portata in modo brutale e a freddo con l'intento di uccidere. La dottoressa Calindro è stata salvata da un cittadino extracomunitario: senza il suo coraggioso intervento, adesso, staremmo raccontando un'altra storia».

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