Natale con i no-vax: e le famiglie si dividono. «Quest'anno il cenone insieme non si fa»

Le famiglie dovrenno decidere se trascorrere le feste con i parenti non vaccinati

Natale con i no-vax: e le famiglie si dividono. «Quest'anno il cenone insieme non si fa»
Natale con i no-vax: e le famiglie si dividono. «Quest'anno il cenone insieme non si fa»
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Domenica 5 Dicembre 2021, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 13:44

Arriva la notte di Natale e quest’anno c’è da affrontare un problema in più per molte famiglie, quella di decidere se passare o meno le feste con parenti e conoscenti non vaccinati.

Natale con il no vax, il racconto delle famiglie: «Quest'anno il cenone...»

Arriva la notte di Natale e quest’anno c’è da affrontare un problema in più per molte famiglie, quella di decidere se passare o meno le feste con parenti e conoscenti non vaccinati. Le scelte sono quelle di un tampone prima delle feste e magari tenere le finestre aperte per non permettere al virus di circolare, oppure quella più drastica di non frequentarsi.

La famiglia di Annalisa, 47 anni, come raccontano Francesco Malfetano e Flaminia Savelli per "Il Messaggero", è come tante famiglie in questa condizione, indecisa se trascorrere le feste con parenti non vaccinati: «Dopo che mi sono sentita derisa già durante il pranzo della scorsa Pasqua - ha raccontato -  perchè quando serviva ho tenuto la mascherina, non so se passeremo la Vigilia di Natale insieme ai parenti No vax di mio marito.

Io non sono serena e non ho alcuna voglia di sentire ancora le loro risatine”.

Un racconto simile quello di Angela Arancio, 47 anni, biologa e ricercatrice nel campo vaccinale dell’Iss. Le prime frizioni con una parente sui social, quando la dottoressa ha letto alcuni alcuni suoi post contro il vaccino, finchè la discussione non è passata alla vita reale: «Mi ha detto una serie di follie - ha spiegato -  perché tali sono, in merito al Covid e al vaccino».

La situazione si è fatta ancora più grave e tesa quando sono scattate le prime restrizioni con la no vax che l’ha accusata di essere parte attiva di una dittatura sanitaria per via della sua professione. Per mesi la dottoressa ha tentato di far capire, ma la famiglia si è spaccata: «Le ho spiegato - racconta il medico - che non si può affrontare una situazione seria come quella del Coronavirus informandosi su internet».

Alla fine per le feste i componenti della famiglia Arancio saranno divisi: «Ho scelto di non vederla e interrompere ogni rapporto - spiega - Ora più che mai: perché è proprio a causa degli adulti che non si vaccinano che dovrò invece vaccinare le mie bambine. La follia è tutta qui, si tratta di persone che non vogliono accettare la realtà e l’evidenza scientifica. Rispetto a questo l’unica arma che abbiamo è prendere le distanze, comprese quelle fisiche per proteggerci e limitare la diffusione del virus. Anche a Natale».

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