Quella cessione, Pernigotti la portò a termine dopo aver perso i due figli in un drammatico incidente in Uruguay, negli anni Ottanta: «Mi faccio interprete del passato e del futuro: forse, ci fossero stati gli eredi, il destino dello stabilimento avrebbe potuto essere diverso. C'era l'attaccamento familiare di una volta». La sua carriera fu segnata da atti di generosità e filantropia, e una vita personale segnata da quel gravissimo lutto familiare.
A dare notizia della scomparsa di Pernigotti è il sindaco di Novi, Gian Paolo Cabella. «Come amministrazione non possiamo che unirci al cordoglio e al dolore della città che era molto molto affezionata al Cavaliere.
Ha segnato un'epoca con la generazione dei nostri genitori e con quelle precedenti - afferma il primo cittadino - Tutti ricordano come nel bombardamento dell'8 luglio 1944 avesse offerto rifugio ai novesi nelle cantine dello stabilimento».