Morto soffocato nel cassonetto della Caritas: «Una tragica fatalità». Il caso è chiuso

Dolore sui social: decine di messaggi alla moglie e alla mamma

Mihai Enache
Mihai Enache
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Sabato 21 Maggio 2022, 13:04

MESTRE - La pagina Facebook di Diana Enache listata a lutto: la sua foto profilo è un quadrato nero. Lei è la moglie di Mihai Enache, il 29enne moldavo morto nella notte tra venerdì e sabato, soffocato all'interno di un cassonetto della Caritas. Lui, operaio alla Fincantieri, abitava nel grande condominio all'angolo tra via Piave e via De Amicis. Il profilo social di Mihai Enache è pubblico, la foto profilo è quella del suo matrimonio, il 24 febbraio 2021. In qualche foto compare anche la figlia, quella bambina per cui, forse, Mihai voleva cercare qualche vestitino rovistando nel bidone giallo di via Spalti.

CONDOGLIANZE
Tanti i messaggi di condoglianze comparsi sulla bacheca di Diana Enache.

C'è chi si rivolge direttamente a Mihai, c'è chi si stringe al lutto di Diana, cercando di trasmetterle in poche parole un po' di forza per superare questa «orribile tragedia», come viene definita dai più. Esprime sincere condoglianze anche Cristina Procopciuc, cognata e collega di Diana, mentre Victor Apostol descrive Mihai come «un uomo di grande gentilezza». Cercando su Facebook compaiono fiamme di ceri fasciati da fiocchi neri anche nel profilo del fratello di Mihai da come si deduce dalle frasi di condoglianze presenti in bacheca e dalla scritta in moldavo nella foto di copertina pubblicata quattro giorni fa: «la morte di una persona cara lascia nella tua anima un dolore che nessuno può curare».


LA MAMMA
La madre di Mihai compare sia a firma Valietina Enache, il suo profilo ortodosso accompagnato da una candela accanto a un cuore ricoperto di margherite e fiori rossi, sia come Enache Valentina, dove si vede ritratta con una rosa in mano sullo sfondo di un prato recintato. Immagini di angeli appaiono unite a frasi di condoglianze con un ripetuto eterno riposo trascritto in diverse foto di candele: Valietina Enache ha risposto con un «Grazie a tutti e Dio vi benedica». La madre sembra viva a Camponogara con un lavoro come assistente domiciliare, e andasse dal figlio a Mestre nel suo giorno libero. Nello stabile all'angolo tra via Piave e De Amicis tra i campanelli non c'è traccia del nominativo di Mihai Enache, nessuno dei residenti incontrati lo conosceva. A chi ha visto Valentina Enache posare una rosa accanto al cassonetto della Caritas giovedì sera, ha detto che stava raccogliendo gli effetti personali del figlio da portare in Moldavia, dove spedirà la salma.


LE INDAGINI
Intanto le indagini sul decesso sembrano essersi chiuse. La polizia ha concluso la relazione sul filmato: troppo chiaro il video, l'unico che riprende ogni attimo della notte tra venerdì e sabato nell'area ecologica di via Spalti e che cancella ogni dubbio su quanto accaduto a Mihai. Le immagini della telecamera di sorveglianza confermano i sospetti dell'inizio e cioè che quella del ventinovenne sia stata una tragica fatalità: come appare chiaro, infatti, l'uomo avrebbe fatto tutto da solo. Il caso è stato quindi dichiarato chiuso senza che sul fascicolo siano mai comparsi nomi di indagati né reati.
 

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