Post su Facebook contro i no-vax: sospese due infermiere. Ecco cosa avevano scritto

Professioniste di lungo corso, diligenti e che non hanno mai fatto un giorno di assenza durante il periodo difficile della pandemia

Minacciarono su Facebook di non curare i pazienti no vax: sospese due infermiere
Minacciarono su Facebook di non curare i pazienti no vax: sospese due infermiere
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Giovedì 18 Novembre 2021, 13:11

A Viareggio due infermiere sono state sospese dopo aver dichiarato che non avrebbero curato i pazienti no vax. Le donne avevano scritto un post minaccioso su Facebook nel quale promettevano di sbagliare vena in caso di ricoveri di non vaccinati. Adesso le due infermiere dell'ospedale Versilia di Lido di Camaiore hanno ricevuto una sospensione che pesa sulla propria carriera.

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Secondo quanto raccontato da Il Tirreno, il procedimento è terminato all’interno della commissione di disciplina interna che ha comunicato alle due dipendenti il risultato. Ambienti interni all’ospedale fanno sapere che all’infermiera che aveva scritto il post contro i no-vax è stata applicata una sospensione dal lavoro senza stipendio per circa un mese e mezzo, alla collega che aveva risposto incalzandola, invece è stata data la stessa punizione per una decina di giorni. Un pugno duro della dirigenza riguardo a un caso che aveva gettato sul reparto covid un’ombra di profondo imbarazzo e vergogna.

«Sai, bucare una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla? Ecco, e poi mi verrà in mente altro. Vedrai che le corse per montare i macchinari la sottoscritta non le farà più». Sono queste le parole che l’infermiera punita aveva scritto su Facebook contro coloro che decidono di non farsi vaccinare contro il covid. E una sua collega, sull’onda dell’odio online, le aveva risposto in un commento: «Non faccio le corse per nessuno: si arrangiassero.

Io mi sono rotta le pal*e, e tanto pure».

Era il mese di luglio e solo negli ultimi giorni la vicenda ha avuto il suo epilogo. Entrambe le donne, impiegate solitamente nel reparto di urologia dell’ospedale versiliese, sono state in prima linea nell’assistenza ai pazienti positivi durante i lunghi e difficili mesi della pandemia nei reparti covid. Dal reparto infatti erano state spostate temporaneamente al reparto che aveva in cura i pazienti positivi al coronavirus. Professioniste di lungo corso, «diligenti che non hanno mai fatto un giorno di assenza durante il periodo più difficile della pandemia», dicono alcuni colleghi che hanno avuto l’opportunità di lavorarci insieme.

Forse proprio per questa loro condotta lavorativa che le due donne sono state 'soltanto' sospese: avevano instillato il dubbio che quelle frasi non sarebbero rimaste solamente uno sfogo esasperato, ma che dalle parole potessero passare ai fatti. Quel post con relativo commento sono stati fotografati da alcuni utenti che li hanno fatti girare per le chat di Whatsapp finché non sono tornati su Twitter sotto forma di petizione: «Scriviamo alla direzione dell’Asl Toscana Nord Ovest e alla Regione affinché queste infermiere vengano licenziate». Questo il tono della protesta.

Quando quegli screenshot arrivarono all’indirizzo della direzione sanitaria e di quella dell’ospedale, sono partite subito le pratiche che hanno portato al procedimento disciplinare. Immediatamente dall’Asl fecero sapere che sarebbero state fatte subito «le valutazioni del caso per gli eventuali provvedimenti da assumere nei confronti delle due dipendenti».

Forte è stata la presa di distanza: «Ci dissociamo da queste affermazioni e ribadiamo che il nostro personale, a cui va un ringraziamento per la sua attività quotidiana, presta cura e assistenza a tutti i cittadini, con professionalità e impegno, senza alcun tipo di distinzione, secondo i principi di universalità, uguaglianza ed equità che ispirano il sistema sanitario regionale e nazionale».

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