«Ha trovato un dito con un anello?». Lo strano caso delle falangi perdute

«Ha trovato un dito con un anello?». Lo strano caso delle falangi perdute
«Ha trovato un dito con un anello?». Lo strano caso delle falangi perdute
di Giammarco Oberto
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 11:43

A Milano, nell’obitorio di piazzale Gorini, c’è un dito in attesa di proprietario. Da qualche parte tra le foglie a ridosso della cancellata di una ricicleria dell’Amsa - un centro per il deposito di rifiuti ingombranti, dai mobili alle vecchie tv, in piazzale delle Milizie - c’è un anello che ancora non è stato trovato ma che ornava quel dito. E da qualche altra parte, probabilmente in uno dei campi rom della città, c’è un uomo che ha perso uno e l’altro. E non è chiaro se tenesse più al dito o all’anello. Di certo non andrà a reclamare quelle due falangi del suo anulare destro: significherebbe autodenunciarsi di furto. Ma quel dito può parlare: se l’uomo è schedato, le impronte digitali diranno chi è.

Di dita mozzate sono piene le commedie, più o meno black: da Four Rooms a Il grande Lebowsky, fino a Monterossi, la fiction con Bentivoglio ora su Amazon Prime. E anche la storia del dito trovato a Milano ha un incipit grottesco. «Scusi, ma cosa sta facendo? Ha perso qualcosa?» ha chiesto una guardia giurata in servizio alla ricicleria mercoledì mattina a un uomo sorpreso a frugare nell’erba vicino alla cancellata. E quello, senza neppure alzare lo sguardo da terra: «Non si preoccupi, sto cercando il dito di un amico, con un anello».

Ma ormai il vigilante si era insospettito e l’uomo è salito su un’auto che lo stava aspettando con un compare al volante e si è defilato.

Le guardie giurate hanno chiamato il 112. «C’erano due persone sospette, sicuramente rom, cercavano un dito». Un rapido sopralluogo ed ecco la sorpresa: un dito anulare destro, seminascosto dalla foglie, però senza anello. Ed è bastato uno sguardo agli spuntoni della cancellata e scorrere le immagini delle telecamere di sicurezza per capire perché quel resto umano fosse lì: si vede un’auto fermarsi, verso le 20, due uomini scendere e scalare la recinzione. Una recinzione che era stata piazzata nel 2014 proprio per contrastare i furti continui: barriera anti rom, l’avevano chiamata. Ma pochi minuti dopo le telecamere inquadrano di nuovo due ladri, che scavalcano di nuovo, disturbati dalla ronda dei vigilanti. E in un attimo l’incidente: uno spuntone della cancellata si infila tra anello e dito, il peso del corpo del ladro che si lascia cadere dall’altra parte fa il resto: due falangi del dito si strappano di netto. Ma non c’è tempo per cercare dito e anello: i due saltano in auto e scompaiono nella notte. E ora c’è un dito all’obitorio.

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