Trepuzzi, Michele Spagnuolo uccise la moglie con 41 coltellate: evaso e arrestato di nuovo

Trepuzzi, Michele Spagnuolo uccise la moglie con 41 coltellate: evaso e arrestato di nuovo
Trepuzzi, Michele Spagnuolo uccise la moglie con 41 coltellate: evaso e arrestato di nuovo
di Katia PERRONE
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Martedì 20 Novembre 2018, 22:04 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 17:05

È stato riacciuffato nella nottata dai carabinieri l’uxoricida 77enne, originario della provincia di Taranto, ma da anni residente a Trepuzzi, ai domiciliari a casa del fratello dopo l’omicidio della moglie avvenuto a luglio.

Michele Spagnuolo, marito di Teresa Russo, uccisa con 41 coltellate nella sua casa al civico 8 di via Generale Papadia, a Trepuzzi, ieri si è allontanato dall’abitazione del fratello a Talsano, dove si trovava ai domiciliari che gli erano stati concessi dopo appena nove giorni di detenzione presso il carcere di Borgo San Nicola. La sua fuga però non è durata a lungo: Michele Spagnuolo è stato rintracciato dai carabinieri di Taranto poco lontano da Talsano.

È nella casa di via Papadia, all’ingresso del comune nord salentino, che Michele Spagnuolo voleva rientrare. Probabilmente non voleva più restare a Talsano quando un mese fa, attraverso il suo avvocato, aveva presentato un’istanza al magistrato per rientrare nell’abitazione di famiglia. Il giudice per le indagini preliminari Vincenzo Brancato, con il parere sfavorevole della Procura, l’aveva rigettata non permettendo così all’uomo, reo confesso dell’omicidio della moglie di 20 anni più giovane, di rientrare a vivere nella casa della quale è comproprietario anche il figlio 26enne, che fino ad ora pare non avesse dimostrato la volontà di accoglierlo.

Ma in quella casa non volevano che rientrasse neanche i condomini e i suoi stessi vicini che, per rispetto nei confronti della povera Teresa, dipendente delle Poste a Trepuzzi e addetta allo smistamento, e un po’ forse anche per timore, non volevano rivedere quell’uomo, e lo avevano scritto chiaramente in una lettera indirizzata al magistrato, alle autorità locali e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Chiedevano che la possibilità di rientrare nella sua abitazione a Michele Spagnuolo fosse assolutamente negata, poiché ritenevano «inappropriato e non rispettoso abbassare lo sguardo o semplicemente incrociare lo sguardo» di un uomo che solo pochi mesi prima aveva «deciso di togliere la vita alla moglie, amica e vicina di casa da più di vent’anni». Una possibilità che i suoi vicini chiedevano gli venisse negata e che, invece, ieri Michele Spagnuolo ha voluto riguadagnarsi da solo.

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