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Gli avvistamenti principali si sono concentrati nella zona di La Coruña (Galizia), in Spagna: tutti coloro che sono riusciti a immortalare il fenomeno erano convinti che si trattasse del frammento di un meteorite, ma è giunta una necessaria precisazione da parte dell'osservatorio astronomico di Santiago de Compostela. Il direttore, José Angel Docobo, ha infatti spiegato: «Non era un corpo celeste 'naturale', bensì un razzo russo in fiamme dopo essere entrato a contatto con l'atmosfera».
Meteoro sobre A Coruña pic.twitter.com/OHa6dNfYmA
— Israel Borja Nuñel Timiraos (@Canaan_1983) April 28, 2020
L'avvistamento è stato possibile poco dopo le 6 e, come ha spiegato il docente di astronomia, si trattava di un razzo russo utilizzato per portare materiale alla stazione spaziale: «La posizione migliore per osservarlo è stata proprio a La Coruña, dove è passato da nord-est a sud-ovest, in direzione dell'Atlantico. Questo genere di razzi finiscono alla deriva una volta completata la loro missione e iniziano a scendere progressivamente, fino ad andare a fuoco e a distruggersi nel momento in cui raggiungono gli strati inferiori dell'atmosfera».
Come riporta anche 20minutos.es, il professor Docobo poi ha aggiunto: «L'ultimo avvistamento del genere in Galizia risale al settembre del 2001. Il rientro di questo razzo, di tipo Soyuz, era previsto ma questo genere di fenomeni si caratterizzano per una determinata incertezza sul punto di caduta. In genere, comunque, le traiettorie vengono calcolate in modo da far finire la maggior parte dei resti di razzi e satelliti negli oceani».