Meteo, domenica di maltempo: grandinate e temporali forti. Parchi chiusi per il vento

Meteo, domenica di maltempo: incubo grandinate e temporali forti. Parchi chiusi per il vento
Meteo, domenica di maltempo: incubo grandinate e temporali forti. Parchi chiusi per il vento
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Sabato 4 Maggio 2019, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 19:04

In arrivo dall'Artico un'ondata di aria fredda che si prepara a investire l'Italia e tutto il Mediterraneo, portando con sé pioggia e neve a bassa quota. Nonostante maggio sia iniziato, l'inverno non accenna ad andarsene: l'aria fredda che arriva dall'Artico farà il suo ingresso dalla Valle del Rodano, generando nelle prime ore della domenica un minimo di bassa pressione sul golfo Ligure. «Una configurazione tipica se fossimo in inverno ma alquanto anomala a inizio maggio», rilevano i meteorologi di 3B meteo.
 

 

Il maltempo colpirà inizialmente le regioni settentrionali, portando temporali, grandine e neve in collina; anche le temperature torneranno ai valori invernali, scendendo fino a 15 gradi sotto le medie stagionali. Freddo e pioggia raggiungeranno il Sud lunedì, ad accezione della Campania, dove il maltempo è atteso fin da domenica. Sempre per la giornata di domenica le uniche schiarite si prevedono in Piemonte e sul ponente ligure; nel resto del Paese il tempo si annuncia instabile e con nevicate che fino a 300 metri di quota.
Anche al Centro si prevedono rovesci e temporali anche forti, spesso accompagnati da grandinate; anche qui neve fino a quote collinari, sotto 500 metri. Temperature in repentino calo al Centro Nord e stabili al Sud, ad eccezione della Campania. Venti forti a rotazione ciclonica. Mari molto mossi o agitati, possibili mareggiate su Sardegna e medio alto Tirreno.


La Protezione Civile della Regione Campania ha reso noto che dalle 8 di domenica 5 maggio e per l'intera giornata sono previsti «venti forti occidentali, con locali raffiche; mare agitato lungo le coste esposte, con possibili mareggiate». Domani i parchi pubblici cittadini di Napoli resteranno quindi chiusi e si raccomanda prudenza in prossimità di alberature  e strutture come lampioni ed impalcature. Anche i cimiteri resteranno chiusi e resterà aperta solo la sala deposito presso il grande ipogeo del cimitero nuovissimo.

Codice giallo in Toscana per domenica 5 maggio: previsti pioggia, temporali forti, vento e anche neve in conseguenza dell'approfondirsi della depressione che interessa già oggi la regione e che determinerà generale maltempo ed un forte calo delle temperature. La neve farà la sua comparsa sull'Appennino e fino a quota 6-700 metri. È quanto rende noto la Regione.

Nuova perturbazione in Lombardia, che si porta dietro piogge diffuse, neve in montagna fino quote basse per la stagione e venti forti fino a domani sera. L'inizio della settimana, spiega il bollettino meteo dell'Arpa, vedrà un rapido miglioramento con ampi spazi soleggiati e un graduale rialzo termico, ma un nuovo peggioramento è possibile da mercoledì, per l'ingresso di una perturbazione di origine atlantica. Domani il cielo sarà molto nuvoloso o coperto con prime schiarite tra il tardo pomeriggio e la sera. Piogge e rovesci sono attesi nella prima parte della giornata, in particolare sui settori orientali. In pianura le minime scendono tra 4 e 8 gradi, le massime tra 9 e 14 gradi.

Nuova giornata di forte maltempo oggi in Veneto, con piogge e temporali, anche violenti, che hanno spazzato gran parte della regione. La perturbazione di origine nord atlantica ha portato un calo sensibile delle temperature, con valori diurni in pianura tra i 12 e 14 gradi, da pieno autunno più che da primavere inoltrata. Intensi acquazzoni si sono abbattuti tra le province di Padova e Venezia.

È allarme nelle campagne con l'arrivo di temporali con grandine che è la più temuta nelle campagne in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta e sono state stese a protezione le reti antigrandine che tuttavia non ancora sufficientemente diffuse e non impediranno il verificarsi di danni alle colture.

 

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