Meteo, Befana al gelo ma non dappertutto: ecco dove. Poi sarà "superanticiclone"

Meteo, Befana al gelo ma non dappertutto: ecco dove. Poi sarà "superanticiclone"
Meteo, Befana al gelo ma non dappertutto: ecco dove. Poi sarà "superanticiclone"
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Sabato 4 Gennaio 2020, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 11:36
Meteo, ci aspetta una Befana al freddo? E quanto durerà la fase instabile sulla nistra penisola? Secondo i previsori de IlMeteo.it il quadro è ormai delineato. La massa d'aria in discesa direttamente dalle regioni polari porterà un calo drastico delle temperature, quasi esclusivamente «nel giorno della Befana». Si tratterà di una irruzione gelida e rapidissima, in grado tuttavia di raffreddare lo stivale.

Meteo, il freddo sfiorerà soltanto l'Italia: anticiclone dalla Befana e temperature su

Ecco cosa attende le principali città il 6 gennaio: Roma (-3, 9°), Milano (-1, 6°), Napoli (1-9°), Torino -1-4°), Bologna (0-6°), Firenze (1-9°), Genova (8-11°), Bari (3-8°), Palermo (9-10°), Ancona 2-8°), Trieste (0-8°). Come è facile capire, la discesa delle temperature riguarderà soprattutto il versante Adriatico (Genova, ad esempio, è completamente protetta dall'irruzione artica) con le città del centro soprattutto che saranno coinvolte.
 

Dopo il freddo della Befana anticiclone e nebbia

Ultimata la parentesi artica, il quadro meteo muterà e la farà da padrone un super anticiclone «Già dalla giornata di martedì 7 gennaio - spiegano i previsori de IlMeteo.it - tornerà protagonista l'alta pressione che si distenderà su tutto il bacino del Mediterraneo facendo da scudo contro le perturbazioni e le incursioni gelide, bloccandole sul Nord Europa. Il resto della settimana proseguirà dunque nel segno della stabilità con tanto sole specie sulle regioni centro-meridionali. Di notte e alle prime ore di luce comunque continuerà a fare piuttosto freddo su buona parte delle regioni centro settentrionali. Sentiremo insomma un po' di brividi. Vista l'estrema stabilità atmosferica e la mancanza di venti al Nord potrebbero tornare le nebbie, specie sulle pianure, con il rischio anche dell'accumulo di inquinanti nei bassi strati e con il conseguente peggioramento della qualità dell'aria. Qualche cambiamento sarà possibile solo dopo il 12/13 del mese e molto dipenderà anche dal comportamento del Vortice Polare stratosferico».

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