Merci contraffatte, «pericolo e danno per il made in Italy»: ma solo un italiano su 3 non le acquisterebbe

Nel 2021 ADM ha sequestrato 6,3 milioni di pezzi contraffatti con un incremento del 77% rispetto all’anno 2019 (anno pre-pandemia).

Merci contraffate, «pericolo e danno per il made in Italy»: ma solo un italiano su 3 non le acquisterebbe
Merci contraffate, «pericolo e danno per il made in Italy»: ma solo un italiano su 3 non le acquisterebbe
3 Minuti di Lettura
Martedì 31 Maggio 2022, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 18:13

Prodotti di bassa qualità e con il rischio di essere anche dannosi per la salute. Eppure solo un italiano su tre non acquisterebbe merce contraffatta. E’ quanto emerge da un'indagine dell'Agenzia delle Accise, della Dogane e dei Monopoli sulla percezione della contraffazione in Italia, presentata oggi a Roma in un incontro, sul tema della contraffazione a cui hanno partecipato il direttore generale dell’Agenzia, Marcello Minenna e il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano, Eugenio Fusco. Dall’indagine svolta online su un campione di 1.040 residenti in Italia si evidenzia inoltre che si tratta un fenomeno diffuso, trasversale a tutti i settori, alimentato da chi acquista in base a un «mix di scarse conoscenze e giustificazioni». 

Leggi anche > Mascherine al chiuso in Italia, fino a quando sono obbligatorie? Cosa dice Speranza e cosa può cambiare

«Otto italiani su 10 sono consapevoli del fenomeno, sanno benissimo di cosa si tratta, ma 7 su 10 purtroppo creano meccanismi giustificativi e ritengono possibile acquistare un prodotto contraffatto», ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia, Marcello Minenna. «Un grave danno al made in Italy ma l'Agenzia è presente e contrasterà un fenomeno così grave e che spesso ha dietro la criminalità organizzata». «Il problema - ha aggiunto Minenna - è che non c'è sempre consapevolezza che questi sono prodotti che minimano la sicurezza: giocattoli con materiali tossici pericolosi per i bambini, pillole blu colorate con la stessa vernice delle strisce di sosta. Una raccolta degli orrori che purtroppo realizza l'industria della contraffazione».

Nel 2021 ADM ha sequestrato 6,3 milioni di pezzi contraffatti, 12 milioni nel 2020, nel 2019 erano stato 3,5 milioni. La tipologia di prodotti maggiormente contraffatta nel 2021 riguarda il settore dell’ “abbigliamento e accessori” (con una percentuale sul totale di circa il 13%) seguito dal settore delle “calzature e loro parti” (con una percentuale sul totale di circa il 5%).

Entrambe le tipologie di prodotto rappresentano quindi circa il 18% dei prodotti contraffatti nell’anno. I sequestri di “Autoveicoli, ciclomotori, loro parti e accessori” che rappresentano mediamente lo 0,5% dei sequestri di prodotti contraffatti, nel 2021 sono aumentati del 20% rispetto all’anno 2019 e del 190% rispetto al 2020. 

«Il settore dove maggiormente si riscontra contraffazione, in generale, è quello dell'abbigliamento ma non credo che rientri tra i più pericolosi. Penso che il sequestro di questi motocicli sia in un settore particolarmente delicato» lo dice all'AdnKronos il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano Eugenio Fusco, nell'incontro che prende spunto da una recente operazione a Linate durante la quale sono stati sequestrati quattro motocicli elettrici di origine cinese che imitano il design della Vespa e per la cui tutela la società Piaggio Spa ha presentato in dogana istanza di tutela. «Questi sono mezzi che circolano o meglio che potrebbero circolare e la circolazione di un veicolo che è il clone di quello prodotto dalla ditta che ha tutti i brevetti presenta dei rischi sia per chi lo guida sia per le persone che circolano sulle strade» ha concluso.

Dall'indagine dell'Agenzia delle Accise, della Dogane e dei Monopoli emerge inoltre che a quasi la totalità degli intervistati è capitato di sentirsi offrire almeno un prodotto contraffatto. L’impressione inoltre è che sia facilmente comprensibile la dubbia provenienza di un prodotto e che chi li acquista lo fa consapevolmente. Diffusa anche la consapevolezza dei rischi connessi all’acquisto di un falso: non è però sufficiente a frenare l’impulso all’acquisto di fronte ad una potenziale occasione. Infatti quasi la metà del campione prenderebbe in considerazione la possibilità di acquistare scarpe, programmi o ricambi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA