Mentana a sua insaputa tra i docenti della scuola politica della Lega: «Togliete la mia foto». La risposta degli organizzatori

Mentana a sua insaputa tra i docenti della scuola politica della Lega: «Togliete la mia foto». La risposta degli organizzatori
Mentana a sua insaputa tra i docenti della scuola politica della Lega: «Togliete la mia foto». La risposta degli organizzatori
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Lunedì 1 Marzo 2021, 19:01

«Scopro che un mio sosia e omonimo è nel cast della scuola leghista. La cosa che mi insospettisce è che alle sue spalle c'è una tappezzeria uguale alle scenografia del tgla7. Fuor di scherzo: egregi signori della scuola, togliete la mia foto con cortese solerzia, grazie».

Con un post pubblicato su Instagram il direttore del Tg La7 Enrico Mentana denuncia di esser stato inserito a sua insaputa tra i docenti della scuola di formazione politica della Lega. Il suo volto appare nella locandina del corso al fianco di altri esponenti politici come la presidente del Senato Elisabetta Casellati, Vittorio Sgarbi, Alberto Bagnai e altri giornalisti come Nicola Porro e Mario Giordano. 

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Gli organizzatori della scuola di formazione politica - giunta alla sesta edizione - hanno risposto a Mentana sulla pagina ufficiale dell'evento, cercando di chiarire quello che per loro è un frantendimento, indicando il motivo della presenza del volto del Tg di La7 legato a una sua vecchia partecipazione durante la prima edizione. 

«Caro Direttore, ci dispiace che abbia frainteso la nostra comunicazione che, in realtà, riteniamo essere piuttosto chiara - si legge sulla pagina Facebook - Si tratta di una selezione di alcuni tra gli ospiti che sono intervenuti dalla prima edizione sino ad oggi.

Tutti gli studenti allora presenti ricordano ancora con entusiasmo la sua partecipazione e il suo intervento durante la prima edizione 2015-2016 a Roma. Se invece a intervenire è stato un suo sosia, allora dobbiamo ammettere di non essercene proprio accorti. Scherzi a parte, come dice lei: la nostra non è una Scuola di indottrinamento ideologico e continueremo ad operare con questo spirito aperto e plurale, certi di poter contare sulla collaborazione di chi non teme che un accostamento con noi interferisca con equilibri che, invece, non hanno niente a che vedere con la voglia di sostenere un percorso di crescita formativa, umana e politica di cui il nostro Paese ha urgente bisogno a tutti i livelli. Saremo quindi lieti di poterla nuovamente ospitare. I nostri migliori saluti e auguri di buon lavoro».

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