Medico positivo al Covid operò una paziente (e le salvò la vita). Il giudice lo assolve

Ad aprile dello scorso anno, nonostante fosse in quarantena, fece un intervento salva-vita su una paziente. Con lui assolti anche l'allora direttore dell'Usl e il responsabile del 118

Covid, medico positivo operò una paziente salvandole la vita: «Non è reato»
Covid, medico positivo operò una paziente salvandole la vita: «Non è reato»
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Lunedì 22 Novembre 2021, 19:28

Nonostante lo scorso aprile fosse positivo al Covid-19 e in quarantena, fece un intervento salvavita su una paziente. Adesso il giudice monocratico di Aosta Maurizio D'Abrusco lo ha assolto «perché il fatto non costituisce reato». Protagonista della vicenda è il medico di chirurgia vascolare Gianluca Iob che, ad aprile dello scorso anno, aveva operato all'ospedale Parini una paziente nonostante fosse in quarantena perché positivo al Covid.

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Stessa sorte del chirurgo è toccata anche all'allora direttore sanitario dell'Usl valdostana, Pier Eugenio Nebbiolo, e al responsabile del 118, Luca Cavoretto, entrambi assolti. L'accusa era quella di aver violato la normativa sulla quarantena. Il pm Francesco Pizzato aveva chiesto per tutti l'assoluzione per «tenuità dei fatti». Mentre secondo l'accusa, il medico era positivo e quindi non avrebbe potuto svolgere l'intervento, autorizzato dallo stesso Nebbiolo con una email.

Il chirurgo fu portato in ospedale per eseguire l'intervento e poi riportato a casa in ambulanza, violando l'ordinanza di isolamento domiciliare emessa dal vicesindaco di Aosta. «I miei assistiti si sono assunti le loro responsabilità e hanno salvato la vita a una donna, che nessuno conosceva. Sono tre medici che andrebbero ringraziati e che non dovevano finire sotto processo. Hanno agito per salvare una persona che era in grave pericolo di vita. Fin dall'inizio abbiamo detto che questo processo si doveva chiudere con l'assoluzione per tutti e tre». Così l'avvocato Corrado Bellora ha commentato l'assoluzione per i suoi tre assistiti all'uscita dall'aula.

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