Bassetti: «Tra guariti e vaccinati, in primavera raggiungeremo l'immunità di gregge»

L'infettivologo: con 200-250mila casi al giorno, in primavera avremo il 95% di immunizzati

Bassetti: «Tra guariti e vaccinati, in primavera raggiungeremo l'immunità di gregge»
Bassetti: «Tra guariti e vaccinati, in primavera raggiungeremo l'immunità di gregge»
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Sabato 8 Gennaio 2022, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 13:07

L'immunità di gregge si avvicina, secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova: «Se continuiamo a crescere con ritmi di 200-250mila contagi», che indicano un numero «almeno 2-3 volte più alto, perché non dimentichiamoci che il tampone rapido ha un numero importante di falsi negativi, vuol dire che verosimilmente nella prossima primavera noi avremo oltre il 95% degli italiani che tra vaccinazioni e infezione naturale avranno raggiunto l'immunità».

«Quindi è probabile che dovremo ancora assistere a questa ondata, purtroppo, e poi io mi auguro che avremo l'immunità di gregge che ci proteggerà almeno dalle forme più gravi.

Io penso che con la primavera dovremmo iniziare a vedere quella luce che speriamo di vedere», ha detto Bassetti, questa mattina ospite di 'Buongiorno Benessere' su Rai1, programma ideato e condotto da Vira Carbone.«Chi ha visto prima di noi la variante Omicron» di Sars-CoV-2 «crescere in maniera importante, come l'Inghilterra, oggi si trova ad avere il 98% della popolazione generale che è in qualche modo protetta dal virus. Perché o ha fatto la vaccinazione o è venuta in contatto col virus, e quindi si trova in qualche modo protetta almeno dalle forme più impegnative».

«Diciamo che gli inglesi hanno raggiunto l'immunità di gregge, quella superiore al 95%, alla quale speriamo di arrivare presto anche noi», ha continuato Bassetti. «La situazione» in Italia «è di un aumento impressionante dei contagi» Covid «soprattutto nelle ultime due settimane. Era atteso, perché è un pò quello che è avvenuto con la predominanza della variante Omicron anche in altri Paesi. Crescono molto i contagi, anche perché sono cresciuti forse troppo i tamponi eseguiti, fatti anche tante volte in maniera inappropriata. La pressione sugli ospedali sta crescendo, ma non in maniera esponenziale come cresce il numero di persone contagiate. Siamo comunque di fronte a una situazione molto impegnativa».

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