Festa della Repubblica, Mattarella: «L'Italia ha mostrato il volto migliore nell'emergenza». Oggi sarà a Codogno

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
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Lunedì 1 Giugno 2020, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 09:56

«Ora sarebbe inaccettabile e imperdonabile disperdere questo patrimonio, fatto del sacrificio, del dolore, della speranza e del bisogno di fiducia che c'è nella nostra gente. Ce lo chiede, anzitutto, il ricordo dei medici, degli infermieri, degli operatori caduti vittime del virus nelle settimane passate». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione del «Concerto dedicato alle vittime del coronavirus» nel 74esimo anniversario della Festa Nazionale della Repubblica, che si è svolto nei giardini del Quirinale.
 

 




Ancora il Capo dello Stato: «Domani mi recherò a Codogno, luogo simbolo dell'inizio di questo drammatico periodo, per rendere omaggio a tutte le vittime e per attestare il coraggio di tutte le italiane e tutti gli italiani, che hanno affrontato in prima linea, spesso in condizioni estreme, con coraggio e abnegazione, la lotta contro il coronavirus. Desidero ringraziarli tutti e ciascuno. L'Italia - in questa emergenza - ha mostrato il suo volto migliore». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione del «Concerto dedicato alle vittime del coronavirus». 

Sempre Mattarella: «Siamo tutti chiamati a un impegno comune contro un gravissimo pericolo che ha investito la nostra Italia sul piano della salute, economico e sociale. Le sofferenze provocate dalla malattia non vanno brandite gli uni contro gli altri. Questo sentimento profondo, che avverto nei nostri concittadini, esige rispetto, serietà, rigore, senso della misura e attaccamento alle istituzioni. E lo richiede a tutti, tanto più a chi ha maggiori responsabilità. Non soltanto a livello politico».

«Nessun paese avrà un futuro accettabile senza l'Unione Europea. Neppure il più forte. Neppure il meno colpito dal virus. Adesso dipende anche da noi: dalla nostra intelligenza, dalla nostra coesione, dalla nostra capacità di decisioni efficaci. Sono convinto che insieme ce la faremo. Che il legame che ci tiene uniti sarà più forte delle tensioni e delle difficoltà». 

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