Mascherine e Green pass, la Pasqua 2022 sarà più «libera»: tutte le regole. Cosa si può fare e cosa no

Mascherine e Green pass, la Pasqua 2022 sarà più «libera»: tutte le regole. Cosa si può fare e cosa no
Mascherine e Green pass, la Pasqua 2022 sarà più «libera»: tutte le regole. Cosa si può fare e cosa no
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Sabato 16 Aprile 2022, 18:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 19:28

Più libertà nelle norme anti-Covid in questa Pasqua 2022, dopo due edizioni con lockdown e restrizioni. Il 31 marzo scorso è terminato lo stato di emergenza con un allentamento delle misure, soprattutto per l'uso del Green pass rafforzato o del Green pass base (non servono più entrambi in bar e ristoranti all'aperto). Ancora da sciogliere la questione mascherine al chiuso, dove sono obbligatorie fino al 30 aprile e sulle quali si attende la decisione annunciata per dopo Pasqua dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

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Nonostante le maglie più larghe, al primo vero banco di prova in queste festività, dal direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza e dal direttore Malattie Infettive dell'Iss, Anna Teresa Palamara, arriva l'invito a mantenere prudenza e la raccomandazione a vaccinarsi per evitare l'impatto clinico.

La circolazione del virus, anche se i dati indicano miglioramento sia per l'indice di trasmissibilità (Rt a 1 dal precedente 1,15) che per l'incidenza per 100mila abitanti (da 776 a 717 di questa settimana) resta infatti ancora alta. 

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Il rapporto Iss che integra il monitoraggio

Nel rapporto esteso dell'Iss, che integra il monitoraggio, emerge che nell'ultima settimana le reinfezioni sono in aumento toccando il 4,4% sul totale dei casi Covid rispetto al 4,1% precedente. I vaccini si confermano efficaci: anche in epoca di circolazione Omicron, la protezione della dose booster, pur se non completa, risulta attiva anche nel prevenire i contagi e si attesta al 66% o più nelle varie fasce d'età. Protezione che arriva al 90% contro la malattia severa. Nella popolazione sopra i 5 anni, il tasso di mortalità (18 febbraio-20 marzo) per i non vaccinati è di circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster e cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 4 mesi o meno. Per i ricoveri in terapia intensiva (25 febbraio-27 marzo) nei non vaccinati è di circa sette volte maggiore rispetto a chi ha fatto il booster.

Per quanto riguarda il focus sulla popolazione in età scolare, in calo la percentuale dei casi (21%) rispetto al resto della popolazione e nell'ultima settimana il 17% dei casi è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 43% nella fascia 5-11 anni e il 39% in quella 12-19 anni. Da inizio epidemia 3,5 i milioni di casi tra 0 e 19 anni, (17.037 ospedalizzati, 380 in intensiva e 53 deceduti). Nel quadro generale della circolazione del virus, sorvegliata speciale resta l'incidenza: aumentano le province in cui sale, secondo il matematico Giovanni Sebastiani dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Piconè, del Cnr. E c'è chi, come l'infettivologo Massimo Galli, mette in guardia sul fatto che «i casi reali sono molto superiori a quelli ufficiali». Da qui l'invito alla cautela.

Green pass base e rafforzato, quando serve e quando no

Fino al 30 aprile basterà il Green pass base per ristoranti al chiuso, spettacoli all'aperto, stadi, treni, aerei, bus turistici o interregionali, mentre è libero accesso a negozi, banche, uffici postali e uffici pubblici. Dal primo aprile scorso non serve il Green pass per soggiornare in alberghi e strutture ricettive mentre fino al 30 aprile il Green pass rafforzato (guarigione o vaccinazione con booster) è obbligatorio per palestre, piscine e centri benessere al chiuso, feste (comprese quelle dopo le cerimonie), sale da ballo e discoteche, cinema, teatri, palazzetti dello sport. Misure contro le quali un migliaio di no vax ha manifestato a Cortina d'Ampezzo. Evento inedito in queste dimensioni, per la Regina delle Dolomiti, che è sembrata vivere con distacco la rumorosa manifestazione, controllata dalla polizia. 

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