Via la mascherina, anche al chiuso. Con due eccezioni: i trasporti, per cui è probabile una proroga, e la scuola, dove è caos totale in vista degli esami di terza media e di maturità. Dal 15 giugno cade l'obbligo di indossare le mascherine in cinema, teatri e palazzetti sportivi, mentre si valuta di estenderlo per i mezzi di trasporto pubblico. Lo hanno annunciato i sottosegretari alla Salute Pierpaolo Sileri e Andrea Costa. E intanto, ai seggi elettorali di domenica prossima, le mascherine saranno solo raccomandate e non obbligatorie.
Sulla scuola, invece, si naviga a vista.
Parole, quelle del ministro dell'Istruzione, che non sono piaciute ai presidi. «O c'è una ragione sanitaria, o non c'è. Ci atteniamo alle regole ma devono essere chiare, delegare ai presidenti di commissione mette in difficoltà le scuole» - spiegano il presidente dell'Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli e i rappresentanti di Roma e del Lazio, Mario Rusconi e Cristina Costarelli - «Giusto indossare la mascherina agli scritti, ma agli orali le finestre sono sempre aperte e i candidati restano a due metri di distanza dalla commissione».
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