Marta Novello accoltellata mentre fa jogging, ascoltata per 3 ore in ospedale: mistero a una svolta

Marta Novello
Marta Novello
di Redazione Web
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Martedì 30 Marzo 2021, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 15:34

Svolta nelle indagini per l'accoltellamento di 8 giorni fa: oggi, 30 marzo, proprio appena dopo essere uscita dalla terapia intensiva è stata sentita  per circa tre ore, nella sua "nuova" camera del reparto di chirurgia dell'ospedale Ca' Foncello  di Treviso, Marta Novello  la ragazza di Mogliano Veneto  aggredita lunedì della scorsa settimana da un 15enne che l'ha colpita con 23 coltellate mentre faceva jogging a Marocco in una strada periferica.

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Accanto al pubblico ministero per il Tribunale dei minori di Venezia titolare dell'inchiesta, Giulia Dal Pos, hanno partecipato al colloquio con la 26enne moglianese anche i carabinieri di Treviso ed esperti di analisi criminologiche dell'Arma. Sui contenuti dell'incontro non sono stati resi noti  dettagli.
Il giovane accusato del gesto è rinchiuso dal giorno successivo al fatto nel carcere per i minorenni.

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LA RIPRESA
Le dimissioni della 26enne dalla rianimazione erano attese da qualche giorno e ieri mattina la riunione della equipe medica che la monitora costantemente ha dato il tanto atteso via libera.

La ragazza è stata trasferita e in giornata aveva già cominciato ad ambientarsi, facendo qualche battuta sugli esami universitari, specie dopo aver ricevuto la visita dei genitori e del fratello minore. Li vede tutti i giorni, con colloqui di pochi minuti uno alla volta, ma lo spostamento di reparto renderà anche meno complessi i loro incontri. I primi giorni sono stati scanditi dalla paura dovuta alle 23 coltellate che le hanno ferito fegato, polmoni, mani, viso e buona parte del corpo. «Gli interventi chirurgici, il rischio di infezioni, le medicazioni continue che hanno messo a dura prova anche il morale della giovane hanno ora portato a un buon miglioramento delle sue condizioni generali - ha spiegato Stefano Formentini, direttore del Ca' Foncello -  Certo il percorso che ha davanti sarà lungo, ma sta rispondendo bene alle cure e l'iter post operatorio sta andando secondo i programmi. Si sta dimostrando una ragazza forte, nonostante la complessità del quadro clinico speriamo che una volta risolta la degenza chirurgica possa rientrare a casa per proseguire la guarigione in famiglia». 

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