Mario Tozzi contro Ferrara e Maglie: «Chi insulta e odia Greta lo fa per nascondere i sensi di colpa»

Greta e Mario Tozzi
Greta e Mario Tozzi
di Marco Castoro
3 Minuti di Lettura
Domenica 17 Marzo 2019, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 19:08
Il suo nuovo programma su Rai3 - Sapiens Un solo pianeta - sabato sera ha esordito benissimo e gli ascolti sono stati super (7,7% di share). In una serata che vedeva Julia Roberts ospite di Maria De Filippi a C’è posta per Te. Mario Tozzi, non è solo un volto televisivo, ma un geologo del Cnr tra i più esperti sul clima. Nelle 8 puntate del programma si parla di temi ambientali (fiumi, strade, città, il Mediterraneo). Come sottolinea il diretto interessato: «Si tratta dell’unico programma ambientale sul servizio pubblico».

Mario Tozzi, perché in tv si fanno tanti programmi con approfondimenti sulla cronaca e la politica, mentre quando si parla di ambiente ci si limita alle emergenze?
«Forse perché per il telespettatore l’argomento è noioso. Parlano di clima? Allora getto il telecomando. Penso, comunque, che ci sia un pregiudizio a riguardo. Si parla sempre di emergenza anche perché di conoscenza ce n’è davvero poca. Secondo me si teme che le persone possano avere una reazione di disturbo ai cambiamenti delle abitudini. La gente ha paura di perdere qualcosa. Non capendo che invece, cambiando, ci guadagna qualcosa e se non altro ci guadagnano i figli».

Quali sono le abitudini da cambiare?
«Se parliamo del clima, è ovvio che non va bene l’eccessivo uso dell’autovettura se è a combustibili fossili. Altra abitudine è alimentare. L’allevamento e il consumo eccessivo di carne è un altro elemento che altera il clima. Quindi sarebbe opportuno mangiare meno carne. Ma la gente è disposta a fare questi sacrifici?».

Ogni anno le alluvioni, la siccità e altre calamità si ripetono ciclicamente. Perché si affrontano solo le emergenze e non si fa prevenzione?
«Si è convinti erroneamente che il fenomeno sia casuale. Invece se non è proprio ciclico è assai ricorrente. "Se quest’anno è arrivato qui, il prossimo sarà altrove". L’uomo pensa così, perché è fatto così. Eppure, un euro speso in prevenzione vale tra gli 8 ai 10 di quelli che si spendono durante le emergenze. Pensate che risparmio se solo si moltiplicasse la spesa per i milioni di euro che vanno stanziati a danni fatti».
 
Il fenomeno Greta. Perché a molti non è simpatica?
«Indubbiamente c’è una certa strumentalizzazione mediatica intorno a Greta e ciò è stato messo in luce da tutti, però il fenomeno lo vedo come un’ostinazione di una ragazzina che costringe gli altri a fare i conti con lei. È stata pesantemente insultata anche da commentatori italiani in quanto in lei vedono la colpa. Perché Greta ti fa sentire in colpa. Ma molti se la prendono con le sue treccine o con quella faccetta particolare. Quell’odio che si è sentito da Maria Giovanna Maglie, da Giuliano Ferrara e altri, che hanno detto e scritto cose davvero sgradevoli nei confronti di Greta, penso siano dovute al fatto che lei ti mette davanti alle tue colpe. Come se fosse nostra figlia che ti dice che tu non le stai garantendo lo stesso futuro che i nostri padri hanno garantito a noi. Ciò è insopportabile. Spero sia questo il motivo, altrimenti si tratta di un cinismo fuori luogo. I ragazzi hanno ragione. Io sono stato l’unico adulto a intervenire alla manifestazione di Piazza Venezia e ho chiesto scusa a nome di tutta la mia generazione, anche perché non siamo scesi in piazza dieci anni fa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA