Il governo non ce l'ha fatta a far pubblicare ieri in Gazzetta il dl Rilancio. La manovra monstre non è dunque ancora operativa anche perchè si stanno limando le coperture del decreto, realizzate con lo scostamento del defici. «Nelle prossime ore andrà in Gazzetta Ufficiale e diventerà legge», ha assicurato il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Inca.
Le norme del decreto sono però già definite nel dettaglio. È di fatto già partita, dall'Inps alle Entrate, la macchina organizzativa che porterà all'attuazione degli interventi più attesi e a velocizzare quelli già esistenti. A cominciare dalle norme sulla Cig. «Con il nuovo decreto la domanda per la cig in deroga si fa direttamente all'Inps e non più alle Regioni - ha rimarcato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo - l'Inps potrà anticipare il 40% al lavoratore e nel mese seguente erogherà la restante parte. Questo ci consentirà di velocizzare l'intero sistema».
Norme accelera-pratiche sono previste anche per l'attivazione della liquidità alle imprese attraverso autocerficazioni nelle pratiche con le banche. Scatterà subito, poi, il bonus di 600 euro di aprile per i lavoratori autonomi che hanno già ottenuto il bonus a marzo. Sarà automatico e non bisognerà fare nulla. I tempi di erogazione saranno invece più lunghi per il reddito di emergenzA, il Rem. La domanda per l'assegno, che varierà tra i 400 e gli 800 euro a seconda dell'ampiezza del nucleo familiare, dovrà essere presentata entro giugno e avrà severi paletti di Isee e patrimonio: difficile che il pagamento arrivi prima del mese successivo.
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Decreto Rilancio, manca ancora l'ok. Ma l'Inps anticiperà la cassa integrazione
di Mario Landi
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Martedì 19 Maggio 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:36
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