Migliaia e migliaia, un assedio lungo un giorno alla Casa Rosada, sede del governo argentino diventata camera ardente del più grande calciatore di sempre, di certo il più amato. Una moltitudine di persone ha portato in Plaza de Mayo il corazon affranto dell'Argentina per la scomparsa del Pibe.
Lacrime, cori: «Maradò, Maradò». Magliette del Boca, anche dei nemici del River, anziani, bambini, tutti. Papa Francesco ha inviato un rosario e una lettera di cordoglio. Sul feretro hanno adagiato le magliette del Boca, della Seleccion e in serata anche del Napoli.
Gli argentini sfilano, piangono, pregano.
È stata una lunga giornata di cordoglio e lacrime anche a Napoli. Nei Quartieri Spagnoli, ai piedi del grande murale di Diego. Al Sanpaolo, trasformato in altare alla memoria da montagne di striscioni, cartelli, sciarpe, fiori. Il Sanpaolo, che entro un mese si chiamerà ufficialmente stadio Diego Armando Maradona.
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