Da Cogne a oggi, in 20 anni 480 bimbi uccisi dai genitori

Da Cogne a oggi, in 20 anni 480 bimbi uccisi dai genitori
di Giammarco Oberto
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 09:26

Basta dire Cogne. Era il gennaio del 2002 quando Anna Maria Franzoni chiamò il 112 perché a suo figlio Samuele, 3 anni, «era scoppiata la testa». Da quel giorno in Italia i bambini uccisi per mano dei genitori sono 480. Più o meno, perché non esiste una banca dati. Una ricerca Eures - società di ricerche economiche e sociali - nel 2019 aveva fermato il contatore su 473. Sei figlicidi su 10 - secondo il report - sono commessi dalla madre, soprattutto quando il bimbo è piccolo. Aumentando l’età dei figli, la responsabilità dei padri aumenta.

Il delitto spesso finisce con il suicidio.

Così ha fatto la dj Viviana Parisi, nell’agosto del 2020, a Messina, dopo aver ucciso in un campo il piccolo Gioele, 4 anni. E ci sono madri che negano ancora, nonostante la condanna, come la Franzoni. Chi crolla dopo anni, come Veronica Panarello, che nel 2014 a Ragusa strangolò con fascette da elettricista il figlio Loris, 8 anni, fece sparire il corpo per poi denunciarne la scomparsa. Ma uno dei delitti più efferati lo ha fatto un uomo, Tullio Brigida, 1994: a Civitavecchia soffocò nell’auto con i gas di scarico i suoi tre figli di 13, 8 e 2 anni. Voleva vendicarsi della moglie che lo aveva lasciato.

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