Mafia, maxi sequestro per il 're dei supermercati': confiscati beni per 150 milioni di euro

Mafia, maxi sequestro per il 're dei supermercati': confiscati beni per 150 milioni di euro
Mafia, maxi sequestro per il 're dei supermercati': confiscati beni per 150 milioni di euro
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Giovedì 18 Febbraio 2021, 15:18

Maxi blitz della Guardia di finanza a Palermo, che ha sequestrato beni per 150 milioni di euro all'imprenditore Carmelo Lucchese, 53 anni, attivo nel settore della grande distribuzione alimentare. Il maxi sequestro al 're dei supermercati' è arrivato su disposizione del Tribunale del capoluogo siciliano e della Direzione distrettuale antimafia (Dda).

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Il maxi sequestro all'imprenditore incensurato

L'operazione ha visto impegnati più di cento agenti della Guardia di finanza di Palermo, che hanno messo i sigilli ad aziende, quote societarie, immobili, conti correnti, polizze assicurative e automobili di Carmelo Lucchese. L'imprenditore, incensurato, secondo la Procura sarebbe vicino alla criminalità organizzata, anche se non organicamente inserito nel sistema della mafia. Tra le aziende sequestrate c'è la Gamac Group srl, con sede legale a Milano, che gestisce 13 supermercati in tutta la provincia di Palermo; la società è stata affidata a un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Palermo, con il compito di "garantire la continuità aziendale e mantenere i livelli occupazionali per tutelare i diritti dei lavoratori, dei fornitori e dei clienti".

L'ombra della mafia dietro l'imprenditore

Secondo gli inquirenti, il 53enne imprenditore avrebbe avuto contatti con la mafia di Bagheria, traendone vantaggi imprenditoriali: l'espansione economica sarebbe giunta anche grazie a intimidazioni e danneggiamenti ai danni di altri imprenditori concorrenti, oltre ad una 'immunità' di fronte all'obbligo di pagare il pizzo e ad una serie di prestiti agevolati.

In cambio di quei favori, l'imprenditore avrebbe assunto familiari dei boss e favorito la latitanza di Bernardo Provenzano, procurandogli un appartamento in cui rifugiarsi.

La crescita esponenziale dell'azienda sequestrata

La Gamac, grazie all'aiuto dei clan, sarebbe cresciuta esponenzialmente, trasformandosi dall'iniziale impresa familiare in una realtà in forte sviluppo che ha incrementato costantemente il proprio volume d'affari arrivando a fatturare oltre 80 milioni di euro nel 2019. Oltre al sequestro del compendio aziendale e delle quote sociali della Gamac Group srl sono stati messi i sigilli a 7 immobili, tra cui una villa in zona Pagliarelli a Palermo, 61 rapporti bancari e 5 polizze assicurative e 16 autovetture, tra cui 2 Porsche Macan.

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