Locatelli: «Tra 10 giorni avremo un calo dei morti. Vaccino per tutti entro la fine dell'estate»

Locatelli: «Tra 10 giorni avremo un calo dei morti. Vaccino per tutti entro la fine dell'estate»
Locatelli: «Tra 10 giorni avremo un calo dei morti. Vaccino per tutti entro la fine dell'estate»
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Giovedì 3 Dicembre 2020, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 11:57

Il presidente del Consiglio superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli è intervenuto questa mattina ad Agorà su Raitre ed ha parlato sia dei vaccini, sia delle nuove misure che il Governo sta prendendo per le vacanze natalizie. Secondo Locatelli i numeri di questi giorni dei morti, altissimi, non caleranno prima di una settimana e oltre: «I numeri dei decessi» per Covid-19, che ancora restano alti nonostante il miglioramento degli altri dati sull'andamento dell'epidemia, «sono drammatici» e sono quelli «che più feriscono, che artigliano le nostre coscienze e le nostre sensibilità. Il parametro del numero dei decessi è l'ultimo a flettere», ma «credo che potremo vedere una consistente riduzione direi a partire dai prossimi 10 giorni».

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Quanto al dpcm di Natale: «Credo che le scelte del Governo siano evidentemente ispirate al principio della massima cautela, per evitare di vanificare tutto quanto è stato raggiunto in queste settimane»,  ha detto Locatelli, che è anche membro del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza coronavirus. «Attraverso la differenziazione del profilo di rischio» nelle diverse regioni d'Italia, e con «l'implementezione di tutta una serie di misure - ha sottolineato - si è riusciti a riportare decisamente più sotto controllo numeri che mostravano una crescita assai importante». «Anche i dati di ieri - ha evidenziato Locatelli - indicano come ormai la percentuale di tamponi positivi rispetto a quelli effettuati sia in continuo calo, e fortunatamente» negli ospedali «si riduce anche il carico in termini di occupazione sia dei posti letto di area medica sia dei posti nelle terapie intensive».

QUANTO DURA L'IMMUNITA' PER VACCINO «Quanto durerà l'immunità» contro Covid-19 fornita dal vaccino anti Sars-CoV-2, «è di fatto una domanda scientifica che troverà risposta nel corso del tempo.

Ovviamente ci si augura che duri il più a lungo possibile, ma solamente tempi di osservazione prolungati ci daranno una risposta solida, compiuta e definitiva». E se una persona non dovesse risponde alla vaccinazione? In questo caso «si può pensare di considerare quella che possiamo definire una strategia integrata», ha risposto il medico. «Cioè - ha precisato - se uno non ha risposto a una determinata piattaforma vaccinale, si può procedere a una nuova vaccinazione con una differente piattaforma.

Ne sono state sviluppate 4», che contrastano l'infezione da nuovo coronavirus attraverso meccanismi differenti: «I primi due vaccini» che arriveranno «si basano sulla metodologia dell'Rna virale - ha ricordato Locatelli - poi ci sono i vaccini con vettore adenovirale, quelli che prevedono l'impiego della proteina che determina il legame del virus al recettore sulla superficie delle cellule» bersaglio, «e infine i classici vaccini basati su virus attenuati».

VACCINAZIONE PER TUTTI ENTRO LA FINE DELL'ESTATE «Di fatto credo che, entro la fine dell'estate o i primi mesi dell'autunno» 2021, «dovremo avere completato tutto il piano di somministrazione» del vaccino anti-Covid, arrivando quindi a concludere sull'intera popolazione «quella che a tutti gli effetti può essere definita la più grande campagna di vaccinazione di massa che ha mai avuto corso nel Paese». «I numeri certi oggi - ha ricordato - sono che, se non ci saranno dilazioni, il 29 dicembre e il 12 gennaio l'Agenzia europea del farmaco» Ema «si pronuncerà rispetto alla documentazione fornita dalle prime due aziende», Pfizer/Biontech e Moderna, «sui vaccini a Rna. Il tutto dovrebbe consentire di avere di fatto nel Paese più o meno 3,4 milioni di dosi vaccinali, che consentiranno di vaccinare 1,7 mln di persone» perché ciascuna riceverà due dosi. «Il percorso per attuare questo piano vaccinale prevede nella seconda metà di gennaio l'inizio delle vaccinazioni. Via via si andrà quindi a incrementare sempre di più il numero di dosi disponibili», fino a raggiungere l'intera popolazione «entro la fine dell'estate o i primi mesi dell'autunno». 

"VACCINO PRIMA IN GB? NOI FELICEMENTE IN UE" «Noi siamo felicemente e compiutamente parte dell'Unione europea, quindi i tempi di valutazione» dei vaccini anti-Covid «da parte dell'Agenzia europea del farmaco Ema consentiranno di iniziare i percorsi vaccinali più o meno simultaneamente in tutti i Paesi europei», mentre «di fatto i numeri di dosi di vaccino che saranno disponibili nel Regno Unito saranno assai limitati», ha detto commentando così il via libera annunciato ieri in Gb per il vaccino Pfizer/Biontech. 

Un passo avanti che dunque non comporterà sostanziali vantaggi. «Va sottolineato - ha aggiunto - che il percorso di valutazione di tutte le informazioni disponibili nei dossier sottoposti all'Ema sarà un processo straordinariamente rigoroso, e questo deve essere evidenziato perché è la migliore garanzia rispetto ai profili di sicurezza» del vaccino. «Fare in fretta - ha ribadito Locatelli - non vuol dire saltare step importanti, non vuol dire eludere nessun passaggio relativo al profilo di sicurezza».

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