Lo sfogo di Pina, delegata Pd di Tor Bella Monaca: «Mó basta, nun me chiamate più!»

Lo sfogo di Pina, delegata Pd di Tor Bella Monaca: «Mó basta, nun me chiamate più!»
Lo sfogo di Pina, delegata Pd di Tor Bella Monaca: «Mó basta, nun me chiamate più!»
di Enrico Chillè
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Sabato 19 Maggio 2018, 20:57
«Va fatto un congresso, ma se le cose stanno così, ve lo dico: mó basta, nun me chiamate più». Un intervento che potrebbe essere molto significativo dell'insofferenza di una grossa parte di elettorato del Pd, condito da espressioni tipicamente romane, quello di Pina Cocci, delegata di Tor Bella Monaca intervenuta durante l'assemblea 'dem' di oggi.



Un duro sfogo, quello di Pina, che pur avendo problemi di locomozione non ha rinunciato ad andare a rappresentare il proprio circolo, situato in uno dei quartieri periferici più difficili di Roma, alzandosi alle sei di mattina e ritrovandosi costretta ad aspettare mezzogiorno, due ore dopo l'orario fissato per l'inizio dell'assemblea, a causa delle trattative tra le varie correnti sul possibile intervento di Matteo Renzi
«Mi hanno detto di venire qui e ho fatto tanti sacrifici, sono venuta qui carica e mi sono sentita dire che dovevamo votare su Renzi. Doveva essere eletto un segretario e non si sa quando lo faremo. Ma non vi vergognate? Dov'è Orlando?» - ha sbottato la donna dal palco - «Io stavo dietro, ma le truppe cammellate le ho sentite. Non sono renziana, ma ricordatevi che avete tolto la parola non a Renzi, ma a tutti quegli elettori che lo avevano scelto alle primarie e votato in assemblea. Mi spaventa la mancanza di democrazia che c'è in un partito che si dice democratico».
E ancora, gettando via il badge dell'assemblea: «Sapete che vi dico? Fate il congresso senza di me, me ne torno nel mio circolo, insieme ai ragazzi. Ma non vi riempite più la bocca della parola periferia: veniteci, nei territori. A parte Orfini, che sennò je meno, da noi, chi vi ha mai visti?». La chiusura, dopo lo sfogo, è una giustificazione: «Scusate se ho esagerato, ma vengo dal Pci, ho lavorato con Berlinguer e oggi ho visto un partito mettere a votazione un atto democratico».
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